GIULETTA MY 2016: LA NOSTRA PROVA DELLA JTDm-2 TCT
Anno nuovo, nuovo look per la berlina compatta del Biscione, che si concede un piccolo restyling.
Le modifiche si concentrano per lo più sull'anteriore, con un aspetto più simile a quello della tanto attesa Giulia, da cui riprende lo scudetto; rivisto anche il trilobo, il simbolo caratteristico delle più recenti vetture della casa milanese, che si fa più aggressivo.
In molti, me compreso, aspettavamo un disegno dei fari più simile a quello della berlina in arrivo, che sarebbero stati capaci di rinnovare completamente il volto della compatta, in virtù di un aspetto più moderno e accattivante; nonostante questo il risultato non è per niente male.
Le modifiche si concentrano per lo più sull'anteriore, con un aspetto più simile a quello della tanto attesa Giulia, da cui riprende lo scudetto; rivisto anche il trilobo, il simbolo caratteristico delle più recenti vetture della casa milanese, che si fa più aggressivo.
In molti, me compreso, aspettavamo un disegno dei fari più simile a quello della berlina in arrivo, che sarebbero stati capaci di rinnovare completamente il volto della compatta, in virtù di un aspetto più moderno e accattivante; nonostante questo il risultato non è per niente male.
Oltre all'anteriore sono stati modificati i loghi Alfa Romeo e Giulietta, al posteriore, inserendo i nuovi stilemi della casa; aggiornato inoltre il sistema di infotainment UConnect.
Un'altra novità davvero importante sta nella gamma motori; nella nostra prova siamo saliti a bordo della 1.6 Multijet 2 da 120 cavalli, la versione che ha riscosso maggior successo dall'inizio della produzione di Giulietta, ovvero negli ultimi 6 anni, ma con il cambio TCT, il 6 marce a doppia frizione a secco Alfa Romeo.
Questo cambio, prima del restyling, era un'esclusiva delle versioni più potenti, a cominciare dalla Quadrifoglio Verde, ma ora, seguendo la linea tracciata dalle concorrenti, si è deciso di proporlo anche sulle versioni più piccole, come appunto il nostro 1,6.
Un'altra novità davvero importante sta nella gamma motori; nella nostra prova siamo saliti a bordo della 1.6 Multijet 2 da 120 cavalli, la versione che ha riscosso maggior successo dall'inizio della produzione di Giulietta, ovvero negli ultimi 6 anni, ma con il cambio TCT, il 6 marce a doppia frizione a secco Alfa Romeo.
Questo cambio, prima del restyling, era un'esclusiva delle versioni più potenti, a cominciare dalla Quadrifoglio Verde, ma ora, seguendo la linea tracciata dalle concorrenti, si è deciso di proporlo anche sulle versioni più piccole, come appunto il nostro 1,6.
Ma procediamo per gradi, iniziando, come sempre, dagli interni.
Le modifiche nell'abitacolo si limitano alla strumentazione, con, come già detto, un sistema di infotainment aggiornato; questo nuovo UConnect si rivela ancora semplice ed intuitivo, con una bella gestione di media e mappe. Molto interessante la nuova app Alfa Performance, che raccoglie tutti i parametri della vettura, dalla temperatura dell'acqua alla pressione sul pedale dell'acceleratore, sulla quale è possibile perfino cronometrare un tempo sul giro in pista e salvarlo.
Molto interessante anche il rivestimento carbon look disponibile a richiesta per plancia e portiere, oltre che per l'interno dei fari anteriori. La versione in prova non ne disponeva, mantenendo la plancia classica, ma abbiamo potuto ammirarlo sulla Veloce in concessionaria.
I sedili sono comodi e avvolgenti, ma li avrei preferiti un po' più morbidi; disponibile la regolazione lombare e il sedile riscaldato. Ho apprezzato molto il rivestimento in pelle del volante, molto piacevole al tatto, oltre al caratteristico disegno a V.
Migliorata anche l'insonorizzazione, che lascia sentire il motore quando sale di giri, senza infastidire e lasciando all'esterno rotolamento degli pneumatici e fruscii aerodinamici.
Passiamo ora al motore.
Il 1.6 JTDm-2 da 120 cavalli è quello che ha riscosso il maggiore successo su Giulietta, come su tutte le vetture della categoria, viste le dimensioni relativamente piccole, abbinate a consumi ridotti ma cavalli a sufficienza per divertirsi; reagisce bene ad ogni regime e garantisce sempre una spinta corposa; anche nelle scalate si comporta bene, senza strappi. Salendo di giri il turbo lag è praticamente assente, con una risposta fluida e progressiva.
Il cambio TCT, abbinato al DNA, creano un'accoppiata vincente, potendo scegliere tra un comportamento senza eccessi, in Natural, ed uno sportivo in Dynamic. La cambiata è veloce e senza esitazioni, anche in manuale; in alcuni casi, avendo selezionato il sequenziale, la cambiata avviene in automatico, non permettendo di mantenere la marcia scelta, per riparare il motore da eccessivi fuori giri.
Nella guida veloce lo sterzo si è rivelato molto preciso; anche in Natural, quando si fa più morbido, si riesce ancora a percepire bene che cosa stia succedendo sotto le ruote. L'assetto è rigido al punto giusto, quanto basta per ridurre al minimo il rollio, e rispondere bene a buche e dossi. Non c'è sottosterzo nello stretto, ma, al contrario, il posteriore è un po' ballerino quando si entra decisi in curva con il piede sul freno, rivelandosi molto divertente.
I consumi risentono molto dello stile di guida e del traffico, raggiungendo i 25 km/l in condizioni ottimali; noi, tra città ed una provinciale tortuosa, abbiamo misurato i 18 km/l di media.
I prezzi per la diesel 120 cv con il cambio a doppia frizione variano tra i 26.700 euro e i 28.000 in base all'allestimento, con di serie cerchi da 16", bracciolo anteriore con portaoggetti, Start&Stop, Alfa DNA, specchietti elettrici riscaldati, volante in pelle e UConnect da 5".
Le modifiche nell'abitacolo si limitano alla strumentazione, con, come già detto, un sistema di infotainment aggiornato; questo nuovo UConnect si rivela ancora semplice ed intuitivo, con una bella gestione di media e mappe. Molto interessante la nuova app Alfa Performance, che raccoglie tutti i parametri della vettura, dalla temperatura dell'acqua alla pressione sul pedale dell'acceleratore, sulla quale è possibile perfino cronometrare un tempo sul giro in pista e salvarlo.
Molto interessante anche il rivestimento carbon look disponibile a richiesta per plancia e portiere, oltre che per l'interno dei fari anteriori. La versione in prova non ne disponeva, mantenendo la plancia classica, ma abbiamo potuto ammirarlo sulla Veloce in concessionaria.
I sedili sono comodi e avvolgenti, ma li avrei preferiti un po' più morbidi; disponibile la regolazione lombare e il sedile riscaldato. Ho apprezzato molto il rivestimento in pelle del volante, molto piacevole al tatto, oltre al caratteristico disegno a V.
Migliorata anche l'insonorizzazione, che lascia sentire il motore quando sale di giri, senza infastidire e lasciando all'esterno rotolamento degli pneumatici e fruscii aerodinamici.
Passiamo ora al motore.
Il 1.6 JTDm-2 da 120 cavalli è quello che ha riscosso il maggiore successo su Giulietta, come su tutte le vetture della categoria, viste le dimensioni relativamente piccole, abbinate a consumi ridotti ma cavalli a sufficienza per divertirsi; reagisce bene ad ogni regime e garantisce sempre una spinta corposa; anche nelle scalate si comporta bene, senza strappi. Salendo di giri il turbo lag è praticamente assente, con una risposta fluida e progressiva.
Il cambio TCT, abbinato al DNA, creano un'accoppiata vincente, potendo scegliere tra un comportamento senza eccessi, in Natural, ed uno sportivo in Dynamic. La cambiata è veloce e senza esitazioni, anche in manuale; in alcuni casi, avendo selezionato il sequenziale, la cambiata avviene in automatico, non permettendo di mantenere la marcia scelta, per riparare il motore da eccessivi fuori giri.
Nella guida veloce lo sterzo si è rivelato molto preciso; anche in Natural, quando si fa più morbido, si riesce ancora a percepire bene che cosa stia succedendo sotto le ruote. L'assetto è rigido al punto giusto, quanto basta per ridurre al minimo il rollio, e rispondere bene a buche e dossi. Non c'è sottosterzo nello stretto, ma, al contrario, il posteriore è un po' ballerino quando si entra decisi in curva con il piede sul freno, rivelandosi molto divertente.
I consumi risentono molto dello stile di guida e del traffico, raggiungendo i 25 km/l in condizioni ottimali; noi, tra città ed una provinciale tortuosa, abbiamo misurato i 18 km/l di media.
I prezzi per la diesel 120 cv con il cambio a doppia frizione variano tra i 26.700 euro e i 28.000 in base all'allestimento, con di serie cerchi da 16", bracciolo anteriore con portaoggetti, Start&Stop, Alfa DNA, specchietti elettrici riscaldati, volante in pelle e UConnect da 5".