PRIMO CRASH PER OGIER DURANTE I TEST PRE MONTECARLO
Si è conclusa ieri per Sebastien Ogier l'ultima giornata di test in preparazione al rally di Montecarlo.
Purtroppo la giornata è stata interrotta da un brutto incidente per la Ford Fiesta WRC, che per fortuna non ha avuto conseguenze sull'equipaggio; la vettura ne è uscita con un importante danneggiamento della sospensione posteriore sinistra, ma nulla di più, permettendo di ripristinare la vettura e tornare su strada nel giro di un paio d'ore, completando il programma della giornata.
Ormai per il francese si chiudono i giochi, lasciando spazio per i test ai due colleghi Tanak e Evans.
Pilota, navigatore e tutto il team sono evidentemente soddisfatti della nuova macchina e molto fiduciosi per la gara di apertura della prossima settimana.
Il team principal Malcolm Wilson ha dichiarato: "Siamo contenti di come sono andati i test. Il feedback di Seb e Julien è stato fantastico, si stanno dimostrando una vera risorsa per il team. Lunedì hanno provato tutto il giorno e stanno accumulando esperienza con la Fiesta. Ci sarebbe ovviamente piaciuto avere più tempo per provare su asfalto, ma le cose stanno così e, per quanto possibile, siamo pronti. Il rally di Monte Carlo è un appuntamento molto particolare e sono sicuro che l'esperienza di Seb tornerà molto utile"
Purtroppo la giornata è stata interrotta da un brutto incidente per la Ford Fiesta WRC, che per fortuna non ha avuto conseguenze sull'equipaggio; la vettura ne è uscita con un importante danneggiamento della sospensione posteriore sinistra, ma nulla di più, permettendo di ripristinare la vettura e tornare su strada nel giro di un paio d'ore, completando il programma della giornata.
Ormai per il francese si chiudono i giochi, lasciando spazio per i test ai due colleghi Tanak e Evans.
Pilota, navigatore e tutto il team sono evidentemente soddisfatti della nuova macchina e molto fiduciosi per la gara di apertura della prossima settimana.
Il team principal Malcolm Wilson ha dichiarato: "Siamo contenti di come sono andati i test. Il feedback di Seb e Julien è stato fantastico, si stanno dimostrando una vera risorsa per il team. Lunedì hanno provato tutto il giorno e stanno accumulando esperienza con la Fiesta. Ci sarebbe ovviamente piaciuto avere più tempo per provare su asfalto, ma le cose stanno così e, per quanto possibile, siamo pronti. Il rally di Monte Carlo è un appuntamento molto particolare e sono sicuro che l'esperienza di Seb tornerà molto utile"
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Julien Ingrassia ha parlato della difficoltà di adattarsi ad un'auto completamente nuova e profondamente diversa dalla Polo che li ha portati per ben quattro anni in cima al podio mondiale "Al momento la sfida è essenzialmente adattarci un'auto che non è stata creata pensando a noi, stiamo lavorando sul bilanciamento e sulle sospensioni. E' una buona macchina, dobbiamo 'prenderla in mano' e indirizzare la squadra su quelle strade che non hanno ancora esplorato. Dobbiamo dare priorità a quello che ci garantisce performance e affidabilità"
I due francesi si sono anche resi testimoni della profonda differenza tra la M-Sport ed il team ufficiale con cui hanno corso per ben quattro anni, trovandosi di fronte a profonde differenze, prima di tutto nelle possibilità economiche: "Abbiamo capito che la M-Sport non ha le risorse finanziarie di un costruttore e questo cambia necessariamente le cose. C'è meno materiale ed i meccanici si occupano di più aspetti e lavorano tantissimo: in Svezia, ad esempio, non avevano un tendone riscaldato e mangiavano con il piatto appoggiato sui cerchioni. Per loro è dura, ma hanno tutti un sacco di volontà e passione".
Matteo Pedetti
I due francesi si sono anche resi testimoni della profonda differenza tra la M-Sport ed il team ufficiale con cui hanno corso per ben quattro anni, trovandosi di fronte a profonde differenze, prima di tutto nelle possibilità economiche: "Abbiamo capito che la M-Sport non ha le risorse finanziarie di un costruttore e questo cambia necessariamente le cose. C'è meno materiale ed i meccanici si occupano di più aspetti e lavorano tantissimo: in Svezia, ad esempio, non avevano un tendone riscaldato e mangiavano con il piatto appoggiato sui cerchioni. Per loro è dura, ma hanno tutti un sacco di volontà e passione".
Matteo Pedetti