La DS3 è la più piccola del neonato gruppo francese, separatosi da Citroen solamente due anni fa.
Non è una utilitaria come tutte le altre, ma sa unire alla praticità delle piccole dimensioni un carattere unico ed elegante.
Come su tutte le vetture del marchio, al centro del frontale campeggia la calandra DS Wings, caratterizzata dalla forma esagonale, con due ali cromate che vanno letteralmente a sottolineare il gioco di forme e luci creato dai fari Xeno e LED. Accanto ai fendinebbia troviamo gli indicatori di direzione a LED a scorrimento, con sviluppo in verticale.
Anche al posteriore i gruppi ottici giocano sulle tre dimensioni grazie agli inserti a LED. La fiancata è ben equilibrata e la pinna da squalo sul montante della portiera dona movimento a tutta la vettura. L'impressione generale è quella di un'auto ben piazzata a terra, anche grazie alla linea volutamente orizzontale di tetto e finestrini.
Non è una utilitaria come tutte le altre, ma sa unire alla praticità delle piccole dimensioni un carattere unico ed elegante.
Come su tutte le vetture del marchio, al centro del frontale campeggia la calandra DS Wings, caratterizzata dalla forma esagonale, con due ali cromate che vanno letteralmente a sottolineare il gioco di forme e luci creato dai fari Xeno e LED. Accanto ai fendinebbia troviamo gli indicatori di direzione a LED a scorrimento, con sviluppo in verticale.
Anche al posteriore i gruppi ottici giocano sulle tre dimensioni grazie agli inserti a LED. La fiancata è ben equilibrata e la pinna da squalo sul montante della portiera dona movimento a tutta la vettura. L'impressione generale è quella di un'auto ben piazzata a terra, anche grazie alla linea volutamente orizzontale di tetto e finestrini.

L'abitacolo è sofisticato e si ha davvero la sensazione di essere a bordo di una premium in miniatura, grazie a materiali curati e di buona qualità, assemblaggi e finiture ottime, oltre ad un insieme di contenuti di categoria superiore.
Il volante è ben rivestito con morbida pelle ed è impreziosito da inserti cromati; i comandi del cruise control e dello stereo sono nascosti nei satelliti dietro al volante, perciò bisogna farci l'abitudine, ma in poco tempo diventa tutto più facile.
Sulla plancia lucida troviamo uno schermo touchscreen da 7 pollici, che permette un rapido accesso a Radio, navigatore e contenuti multimediali; belli, ma non comodissimi, i comandi per il passaggio da una funzione all'altra, posti forse un po' troppo in basso. Con il Mirror Screen, disponibile con gli allestimenti più completi, si accede ad un sistema di infotainment personalizzabile, con connettività specifica per Android ed Apple Car Play.
Ben studiati il bracciolo e la leva del cambio, posti nella posizione giusta. Il pomello del cambio è sferico e liscio, per un'impugnatura perfetta.
Molto bello il rivestimento della plancia, che imita il tessuto.
Davanti si sta comodi, ma i passeggeri posteriori un po' meno. I più alti potrebbero toccare il tettuccio, ma lo spazio per le gambe c'è. Quello che sorprende è il bagagliaio ai vertici della categoria. La capacità di 285 litri si sviluppa con una forma ben regolare; i sedili posteriori si possono abbattere, senza però ottenere una superficie piana, e la soglia di carico è un po' alta. Ma questi sono tutti dettagli che bisogna aspettarsi da una utilitaria, tipici di molte vetture del segmento.
Il 1.6 BlueHDi della nostra prova risponde bene a tutti i regimi, dimostrando un’elasticità davvero notevole. Non sorprende per prestazioni con soli 75 cavalli, ma domina nei consumi: la media in città sfiora i 20 km/l, superando i 30 nelle extraurbane.
Bello l’assetto, che premette di assorbire bene le asperità della strada, senza però cedere quando la guida si fa più allegra. Le sospensioni riescono a mantenere la vettura ben parallela al terreno anche nelle curve veloci.
Il listino parte da 16.400 euro per la 1.2 Pure Tech da 82 cavalli; nel nostro caso, con il 1.6 BlueHDi in allestimento SoChic, il prezzo sale a 19.900.
Per chi invece volesse un piccolo bolide da competizione, esiste anche la versione Performance, che sfoggia ben 208 cavalli.
Quello che fa davvero la differenza sono le possibilità di personalizzazione di interni ed esterni, con le quali si può rendere la propria DS davvero unica, scegliendo colorazioni esterne a contrasto tra tetto e carrozzeria, oppure finiture specifiche per l’interno.
Se piace la linea e non ci si vuole accontentare di un’utilitaria come tutte le altre, DS3 è indubbiamente l’auto da scegliere.
Matteo Pedetti
Il volante è ben rivestito con morbida pelle ed è impreziosito da inserti cromati; i comandi del cruise control e dello stereo sono nascosti nei satelliti dietro al volante, perciò bisogna farci l'abitudine, ma in poco tempo diventa tutto più facile.
Sulla plancia lucida troviamo uno schermo touchscreen da 7 pollici, che permette un rapido accesso a Radio, navigatore e contenuti multimediali; belli, ma non comodissimi, i comandi per il passaggio da una funzione all'altra, posti forse un po' troppo in basso. Con il Mirror Screen, disponibile con gli allestimenti più completi, si accede ad un sistema di infotainment personalizzabile, con connettività specifica per Android ed Apple Car Play.
Ben studiati il bracciolo e la leva del cambio, posti nella posizione giusta. Il pomello del cambio è sferico e liscio, per un'impugnatura perfetta.
Molto bello il rivestimento della plancia, che imita il tessuto.
Davanti si sta comodi, ma i passeggeri posteriori un po' meno. I più alti potrebbero toccare il tettuccio, ma lo spazio per le gambe c'è. Quello che sorprende è il bagagliaio ai vertici della categoria. La capacità di 285 litri si sviluppa con una forma ben regolare; i sedili posteriori si possono abbattere, senza però ottenere una superficie piana, e la soglia di carico è un po' alta. Ma questi sono tutti dettagli che bisogna aspettarsi da una utilitaria, tipici di molte vetture del segmento.
Il 1.6 BlueHDi della nostra prova risponde bene a tutti i regimi, dimostrando un’elasticità davvero notevole. Non sorprende per prestazioni con soli 75 cavalli, ma domina nei consumi: la media in città sfiora i 20 km/l, superando i 30 nelle extraurbane.
Bello l’assetto, che premette di assorbire bene le asperità della strada, senza però cedere quando la guida si fa più allegra. Le sospensioni riescono a mantenere la vettura ben parallela al terreno anche nelle curve veloci.
Il listino parte da 16.400 euro per la 1.2 Pure Tech da 82 cavalli; nel nostro caso, con il 1.6 BlueHDi in allestimento SoChic, il prezzo sale a 19.900.
Per chi invece volesse un piccolo bolide da competizione, esiste anche la versione Performance, che sfoggia ben 208 cavalli.
Quello che fa davvero la differenza sono le possibilità di personalizzazione di interni ed esterni, con le quali si può rendere la propria DS davvero unica, scegliendo colorazioni esterne a contrasto tra tetto e carrozzeria, oppure finiture specifiche per l’interno.
Se piace la linea e non ci si vuole accontentare di un’utilitaria come tutte le altre, DS3 è indubbiamente l’auto da scegliere.
Matteo Pedetti