F1 GP CANADA: TRIONFA HAMILTON DAVANTI A VETTEL E BOTTAS
In Canada si è corsa ieri una gara davvero eccezionale, con un Hamilton pulitissimo che arriva in cima al podio e Vettel che insegue, penalizzato dalla strategia Ferrari.
In griglia partivano primi Hamilton e Rosberg, seguiti da Vettel e dalle due Red Bull.
Alla partenza spettacolo Ferrari, con il tedesco che, nell'ovazione del pubblico, sorpassa subito le due frecce d'argento conquistando la prima posizione, approfittando del leggero contatto tra le Mercedes che costringe Rosberg nell'erba, portandolo al nono posto. Nel tempo di pochi giri Vettel consolida la prima posizione, fino al 12° giro, quando, in regime di Virtual Safety Car dovuta al ritiro di Button, effettua il primo cambio gomme, montando le super soft.
Strategia azzardata per il team di Maranello, molto aggressiva e rischiosa, che impone chiaramente una seconda sosta. I presupposti per la vittoria però ci sono, infatti, tornato in pista in quarta posizione, conquista la testa con più di 10 secondi di vantaggio su Hamilton al rientro dal suo Pit Stop. Seconda tappa nella Pit Lane a circa metà gara per la SF16-H che monta le soft e rientra in seconda posizione a 7,5 secondi dall'inglese della Mercedes.
Alla partenza spettacolo Ferrari, con il tedesco che, nell'ovazione del pubblico, sorpassa subito le due frecce d'argento conquistando la prima posizione, approfittando del leggero contatto tra le Mercedes che costringe Rosberg nell'erba, portandolo al nono posto. Nel tempo di pochi giri Vettel consolida la prima posizione, fino al 12° giro, quando, in regime di Virtual Safety Car dovuta al ritiro di Button, effettua il primo cambio gomme, montando le super soft.
Strategia azzardata per il team di Maranello, molto aggressiva e rischiosa, che impone chiaramente una seconda sosta. I presupposti per la vittoria però ci sono, infatti, tornato in pista in quarta posizione, conquista la testa con più di 10 secondi di vantaggio su Hamilton al rientro dal suo Pit Stop. Seconda tappa nella Pit Lane a circa metà gara per la SF16-H che monta le soft e rientra in seconda posizione a 7,5 secondi dall'inglese della Mercedes.
La gara continua, in Ferrari aspettano la seconda sosta di Hamilton. Il tempo passa, i giri anche, e la tanto ambita sosta non arriva. L'iridato campione del mondo arriva fino alla fine, concludendo più di 40 giri con lo stesso treno di gomme! Risultato inaspettato, sul filo del rasoio.
Geniale la strategia Mercedes che ha mostrato una gestione degli pneumatici davvero da maestri; buona quella Ferrari, anche se poco lungimirante, nella speranza che gli avversari si fermino per una seconda sosta.
Ma la nuova monoposto partorita da Maranello sembra essere molto più aggressiva e competitiva, mostrando una costanza mai vista in questo campionato. Infatti, dopo il primo Pit Stop, Vettel è riuscito a sbarazzarsi dei sue alfieri della Red Bull in pochissimi giri e senza troppe complicazioni; inoltre dalla seconda posizione il tempo da Hamilton calava continuamente, a suon di giri veloci, finendo la gara con 5 secondi di distacco dal leader e lontano dalla Williams di Bottas, terzo sul podio.
Il pilota della Williams è arrivato per la prima volta nella stagione sul gradino più basso del podio, grazie alla stoffa da campione che non manca. Il finlandese ha saputo approfittare degli errori degli altri e difendere bene la propria posizione, grazie anche ad una buona strategia dai box.
Geniale la strategia Mercedes che ha mostrato una gestione degli pneumatici davvero da maestri; buona quella Ferrari, anche se poco lungimirante, nella speranza che gli avversari si fermino per una seconda sosta.
Ma la nuova monoposto partorita da Maranello sembra essere molto più aggressiva e competitiva, mostrando una costanza mai vista in questo campionato. Infatti, dopo il primo Pit Stop, Vettel è riuscito a sbarazzarsi dei sue alfieri della Red Bull in pochissimi giri e senza troppe complicazioni; inoltre dalla seconda posizione il tempo da Hamilton calava continuamente, a suon di giri veloci, finendo la gara con 5 secondi di distacco dal leader e lontano dalla Williams di Bottas, terzo sul podio.
Il pilota della Williams è arrivato per la prima volta nella stagione sul gradino più basso del podio, grazie alla stoffa da campione che non manca. Il finlandese ha saputo approfittare degli errori degli altri e difendere bene la propria posizione, grazie anche ad una buona strategia dai box.
Anche Verstappen, quarto, dimostra talento e grinta, con una partenza brillante che lo porta subito davanti al compagno di squadra e difendendosi per una buona decina di giri dagli attacchi di Rosberg, con una guida precisa e staccate all'ultimo.
Male per il tedesco della Mercedes che conclude in quinta posizione, dopo una gara non degna del suo nome. Il distacco dal compagno di squadra si fa sempre più ridotto, anche per colpa dei continui "dispetti" in gara. La rimonta dalla nona posizione c'è stata, ma non decisa come avrebbe dovuto; inoltre all'ultimo giro abbiamo assistito ad una vera e propria figuraccia, con una Mercedes che finisce in testacoda durante un tentativo di sorpasso su Verstappen. Il titolo non è più così vicino caro Nico.
Raikkonen, sesto, delude ancora, dimostrandosi svogliato e passivo fin dalle qualifiche. In gara non riesce a tenere il ritmo del compagno di squadra, insidiato da monoposto sulla carta più lente. In Ferrari devono valutare bene se vale la pena di continuare a correre con un solo pilota (Vettel).
Male per il tedesco della Mercedes che conclude in quinta posizione, dopo una gara non degna del suo nome. Il distacco dal compagno di squadra si fa sempre più ridotto, anche per colpa dei continui "dispetti" in gara. La rimonta dalla nona posizione c'è stata, ma non decisa come avrebbe dovuto; inoltre all'ultimo giro abbiamo assistito ad una vera e propria figuraccia, con una Mercedes che finisce in testacoda durante un tentativo di sorpasso su Verstappen. Il titolo non è più così vicino caro Nico.
Raikkonen, sesto, delude ancora, dimostrandosi svogliato e passivo fin dalle qualifiche. In gara non riesce a tenere il ritmo del compagno di squadra, insidiato da monoposto sulla carta più lente. In Ferrari devono valutare bene se vale la pena di continuare a correre con un solo pilota (Vettel).
Ricciardo (nella foto a fianco) finisce la gara in settima posizione, dopo una gara buona, ma non al top. Se in più vogliamo aggiungere una foratura e l'ennesimo errore dei meccanici ai box durante il cambio gomme, si capisce bene il risultato poco idilliaco.
A chiudere la zona punti troviamo Hulkemberg, Sainz e Perez, tutti capaci di tirare fuori il massimo dalle loro monoposto.
Malaccio per Alonso, svogliato e demotivato, che arriva 11°. La stoffa del campione che aveva mostrato durante le scorse stagioni sembra essere sparita.
Molto criticabile l'atteggiamento di Grosjean, che, nonstante la bandiera blu, ha rallentato Vettel durante il tentativo di doppiaggio, per concludere comunque 14°, ben lontano dalla zona punti.
Insomma abbiamo assistito ad un Hamilton davvero da mondiale, veloce e pulito, avvalorato anche da una strategia davvero riuscita. Vettel mostra le doti di una monoposto rinata e finalmente valida come ci si aspetta da una Ferrari; la strategia del team a fine gara non si è rivelata così fruttuosa, forse troppo azzardata. Ma col senno di poi è facile tirare le somme.
Il prossimo appuntamento settimana prossima sul circuito cittadino di Baku.
Matteo Pedetti
A chiudere la zona punti troviamo Hulkemberg, Sainz e Perez, tutti capaci di tirare fuori il massimo dalle loro monoposto.
Malaccio per Alonso, svogliato e demotivato, che arriva 11°. La stoffa del campione che aveva mostrato durante le scorse stagioni sembra essere sparita.
Molto criticabile l'atteggiamento di Grosjean, che, nonstante la bandiera blu, ha rallentato Vettel durante il tentativo di doppiaggio, per concludere comunque 14°, ben lontano dalla zona punti.
Insomma abbiamo assistito ad un Hamilton davvero da mondiale, veloce e pulito, avvalorato anche da una strategia davvero riuscita. Vettel mostra le doti di una monoposto rinata e finalmente valida come ci si aspetta da una Ferrari; la strategia del team a fine gara non si è rivelata così fruttuosa, forse troppo azzardata. Ma col senno di poi è facile tirare le somme.
Il prossimo appuntamento settimana prossima sul circuito cittadino di Baku.
Matteo Pedetti