GRAN PREMIO D'EUROPA: TRIONFA ROSBERG, PEREZ DA APPLAUSI
Come già detto, quella di Baku è una pista completamente nuova per tutti i piloti e tutte le squadre, che hanno dovuto studiare nei minimi dettagli le configurazioni delle monoposto per garantire la velocità sul lunghissimo rettilineo e la precisione sulle strette curve e 90 gradi.
Rosberg, partito in Pole Position, conclude in prima posizione senza troppe difficoltà, portando a casa il giro veloce e potendosi permettere di passeggiare per diversi giri, preoccupandosi soltanto di amministrare una gara davvero da manuale. Ci ha fatto ripensare riguardo al suo declino sotto l'ombra di Hamilton
Vettel, secondo, è stato impeccabile, recuperando gli errori delle qualifiche, beccandosi però 16 secondi dal collega della Mercedes. Il tedesco è stato accorto a rifiutare di tornare ai box all'ordine del team, sfruttando a pieno le gomme. Ad avallare la sua decisione c'è stato il calo del compagno di squadra, penalizzato appunto dalla strategia gomme.
Daniel Ricciardo, partito accanto a Rosberg, ha sofferto parecchio con le gomme per tutta la gara, perdendo tempo e posizioni, per concludere con un settimo posto di consolazione; nella stessa barca Verstappen, arrivato ottavo un secondo dopo.
Sul gradino più basso del podio troviamo a gran sorpresa Sergio Perez e la sua Force India. Lo spagnolo ha saputo spremere il massimo dalla sua monoposto, con un secondo tempo in qualifica e una bella rimonta in gara (è dovuto partire settimo per una penalità dovuta alla sostituzione del cambio) che include anche uno spietato sorpasso a Raikkonen nell'ultimo giro.
Quest'ultimo si è trovato nell'ennesimo weekend sfortunato, che a fine gran premio lo lascia nella stessa posizione di partenza. Il finlandese è stato infatti costretto a cedere la terza posizione a Vettel nei primi giri ed ha subito una penalizzazione di 5 secondi per essere passato nella corsia box per poi continuare sul rettilineo.
Vettel, secondo, è stato impeccabile, recuperando gli errori delle qualifiche, beccandosi però 16 secondi dal collega della Mercedes. Il tedesco è stato accorto a rifiutare di tornare ai box all'ordine del team, sfruttando a pieno le gomme. Ad avallare la sua decisione c'è stato il calo del compagno di squadra, penalizzato appunto dalla strategia gomme.
Daniel Ricciardo, partito accanto a Rosberg, ha sofferto parecchio con le gomme per tutta la gara, perdendo tempo e posizioni, per concludere con un settimo posto di consolazione; nella stessa barca Verstappen, arrivato ottavo un secondo dopo.
Sul gradino più basso del podio troviamo a gran sorpresa Sergio Perez e la sua Force India. Lo spagnolo ha saputo spremere il massimo dalla sua monoposto, con un secondo tempo in qualifica e una bella rimonta in gara (è dovuto partire settimo per una penalità dovuta alla sostituzione del cambio) che include anche uno spietato sorpasso a Raikkonen nell'ultimo giro.
Quest'ultimo si è trovato nell'ennesimo weekend sfortunato, che a fine gran premio lo lascia nella stessa posizione di partenza. Il finlandese è stato infatti costretto a cedere la terza posizione a Vettel nei primi giri ed ha subito una penalizzazione di 5 secondi per essere passato nella corsia box per poi continuare sul rettilineo.
![Immagine](/uploads/6/0/8/4/60842333/76967.jpg?331)
Hamilton, partito decimo per una toccata in qualifica, arriva quinto, senza mettere in scena quella rimonta che ci saremmo aspettati; a rovinare la gara è stata una serie di errori quasi comici legati al complicatissimo volante della sua W07. Con poca potenza fin dall'inizio della gara, l'inglese si è accorto che la mancanza di brio era dovuta a qualche settaggio elettronico del volante, ma il problema era l'incapacità di risolverlo del pilota e il divieto di aiuto da parte dei box per regolamento. Insomma, se sei un pilota da mondiale, con tre titoli sulla spalle, dovresti conoscere ogni singolo pulsante e ghiera come le tue tasche.
Sesto sotto la bandiera a scacchi, Bottas, che non è stato capace di ripetere il miracolo di Montreal con la sua Williams, portando comunque a casa un risultato molto più che accettabile.
Male Hulkenberg e Massa, che chiudono la zona punti in totale anonimato.
Per concludere, uno dei fattori che ha davvero colpito è stata la lentezza di questa gara, noiosa e infinita, senza vere e proprie battaglie, specialmente in testa. Bello invece il circuito, con un carattere tutto personale, capace di portare le macchine a 350 orari, per poi fermarle a meno di 100 sulla curva due. Molto interessante anche la famigerata strettoia, quel punto del circuito tanto difficile quanto panoramico che, per fortuna, i piloti si sono ben guardati dal mettere alla prova.
Matteo Pedetti
Sesto sotto la bandiera a scacchi, Bottas, che non è stato capace di ripetere il miracolo di Montreal con la sua Williams, portando comunque a casa un risultato molto più che accettabile.
Male Hulkenberg e Massa, che chiudono la zona punti in totale anonimato.
Per concludere, uno dei fattori che ha davvero colpito è stata la lentezza di questa gara, noiosa e infinita, senza vere e proprie battaglie, specialmente in testa. Bello invece il circuito, con un carattere tutto personale, capace di portare le macchine a 350 orari, per poi fermarle a meno di 100 sulla curva due. Molto interessante anche la famigerata strettoia, quel punto del circuito tanto difficile quanto panoramico che, per fortuna, i piloti si sono ben guardati dal mettere alla prova.
Matteo Pedetti
Tutte le immagini provengono dal sito ufficiale Formula 1