f1 gERMAN GP: TRIONFA HAMILTON, SEGUITO DALLE 2 RED BULL
Ennesima gara da campione per Lewis Hamilton, che porta a casa la 49esima vittoria in carriera (ne mancano solo due per raggiungere le 51 di Alain Prost), portandosi a 19 punti da Nico Rosberg.
Perfetto fin dalla partenza, l'inglese ha subito conquistato la testa della corsa, superando il compagno di squadra, protagonista di una partenza orrenda che l'ha portato in quarta posizione.
È la quarta vittoria consecutiva per il pilota della Mercedes, che va in vacanza con pochi dubbi sulla fine di questo campionato.
Perfetto fin dalla partenza, l'inglese ha subito conquistato la testa della corsa, superando il compagno di squadra, protagonista di una partenza orrenda che l'ha portato in quarta posizione.
È la quarta vittoria consecutiva per il pilota della Mercedes, che va in vacanza con pochi dubbi sulla fine di questo campionato.
Al contrario, è un po' in crisi Rosberg, che dopo un inizio di stagione fenomenale si è trovato ancora dietro all'eccezionale talento dell'inglese.
Il tedesco ha anche subito 5 secondi di penalità per un sorpasso non del tutto corretto, analogo alla manovra contro Hamilton in Austria; questa volta la "vittima" è stato Max Verstappen che, in quinta posizione, è stato raggiunto dal tedesco rientrato dai box, e costretto ad uscire di pista al 29esimo giro; Rosberg si è scusato giustificando l'accaduto come una staccata lunga, ma la direzione gara non ci ha creduto, punendo il pilota della Mercedes.
Il tedesco ha anche subito 5 secondi di penalità per un sorpasso non del tutto corretto, analogo alla manovra contro Hamilton in Austria; questa volta la "vittima" è stato Max Verstappen che, in quinta posizione, è stato raggiunto dal tedesco rientrato dai box, e costretto ad uscire di pista al 29esimo giro; Rosberg si è scusato giustificando l'accaduto come una staccata lunga, ma la direzione gara non ci ha creduto, punendo il pilota della Mercedes.
Chi ha sorpreso, e continua a sorprendere, è invece la Red Bull che vede sia Ricciardo che Verstappen sul podio. Per l'australiano si tratta della 100esima gara in carriera, coronata con la seconda posizione ed il 13esimo podio, mentre il giovanissimo olandese firma il quarto podio. Il team austriaco è stato capace di un recupero in corso d'opera davvero eccezionale, trasformandosi dal fanalino di coda delle grandi a vera e propria minaccia per Ferrari e Mercedes
Perse invece le due Ferrari che confermano la nota crisi, arrivando in quinta e sesta posizione, ovvero ultime tra i top team. Il Cavallino, giù dal podio per la terza volta consecutiva, subisce il sorpasso della Red Bull e cade in terza posizione nella classifica costruttori. Ora l'obiettivo non è più battere le frecce d'argento e vincere il mondiale, ma superare le difficoltà e correre ai ripari provando a tenersi un poco glorioso secondo posto.
Nelle ultime gare abbiamo assistito al Raikkonen più bello di sempre sulla rossa, che in quel rinnovo sembra avere ritrovato la tempra di un tempo. Vettel sembra invece un po' spaesato e questo quinto posto non è ancora abbastanza soddisfacente; dopo aver scavalcato il compagno di squadra alla partenza ha corso praticamente da solo; quello che ci si aspetta dal tedesco è molto di più, ma forse davvero la macchina non poteva fare di più.
Ferrari punta a Spa il prossimo 28 agosto, e vuole tornare con una monoposto migliorata per riuscire a dare lustro ad una stagione poco fortunata ed iniziare a ragionare per il mondiale 2017; la SF16-H è chiaramente più competitiva della rossa dell'anno scorso, ma ancora non basta per tornare ad essere l'auto da battere.
Invisibile ma ben piazzato Hulkenberg, che ha portato la sua Force India in fondo conquistando la settima posizione; va premiata l'incredibile costanza del tedesco su una vettura che inizia a puntare alla posizione della Williams in classifica.
Miracoloso Button, che finisce la gara in ottava posizione con una McLaren che non va mai abbastanza; la stoffa del campione non è mai sparita e si vede notando le capacità in gara, la pazienza nel decidere quando si può attaccare e l'ottima gestione degli pneumatici. Chi invece le gomme le mangia a colazione è Alonso, che indomabile ed aggressivo come sempre ha regalato un po' di spettacolo in una gara complessivamente soporifera; alla fine lo spagnolo lo ritroviamo fuori dalla zona punti per aver ridotto le gomme all'osso.
Bottas, nono, ha confermato di saper guidare bene solo con la macchina perfetta, senza riparare quando gomme o assetto non sono quelli ottimali; rimane poco del talento messo in mostra qualche anno fa.
Chiude la top ten Perez, che non brilla come qualche gran premio fa, ma si dimostra sempre costante, portando a casa quel punto che ormai è una certezza.
Matteo Pedetti
Miracoloso Button, che finisce la gara in ottava posizione con una McLaren che non va mai abbastanza; la stoffa del campione non è mai sparita e si vede notando le capacità in gara, la pazienza nel decidere quando si può attaccare e l'ottima gestione degli pneumatici. Chi invece le gomme le mangia a colazione è Alonso, che indomabile ed aggressivo come sempre ha regalato un po' di spettacolo in una gara complessivamente soporifera; alla fine lo spagnolo lo ritroviamo fuori dalla zona punti per aver ridotto le gomme all'osso.
Bottas, nono, ha confermato di saper guidare bene solo con la macchina perfetta, senza riparare quando gomme o assetto non sono quelli ottimali; rimane poco del talento messo in mostra qualche anno fa.
Chiude la top ten Perez, che non brilla come qualche gran premio fa, ma si dimostra sempre costante, portando a casa quel punto che ormai è una certezza.
Matteo Pedetti