GP silverstone: hamilton imprendibile
Il tipico meteo britannico non si è smentito durante lo scorso weekend di gara a Silvestone, gettando acqua a secchi sul circuito.
A causa della pioggia incessante si è scelto ancora di partire dietro alla Safety Car, non per un giro, ma ben 5. La sicurezza è la bandiera con cui si giustifica l'utilizzo della safety car alle prime gocce d'acqua, ma non vedo come i piloti migliori del mondo, sulle auto più sicure mai costruite, debbano spaventarsi quando il meteo non è più che perfetto.
A causa della pioggia incessante si è scelto ancora di partire dietro alla Safety Car, non per un giro, ma ben 5. La sicurezza è la bandiera con cui si giustifica l'utilizzo della safety car alle prime gocce d'acqua, ma non vedo come i piloti migliori del mondo, sulle auto più sicure mai costruite, debbano spaventarsi quando il meteo non è più che perfetto.
Fin dalle prove libere ha dominato Hamilton, imprendibile, inanellando giri da record nel circuito di casa. Ora il primo posto nella classifica è davvero vicino, con un solo punto di distacco dal compagno di scuderia.
Arriva secondo Rosberg, finito poi terzo a tavolino. Gara buona, ma chiaramente lontano dalla prestazione dell'inglese, che lo costringe a limitare i danni cercando la seconda posizione. Ma dietro di lui arriva la più giovane promessa della Formula 1, un Verstappen aggressivo che conclude uno dei sorpassi più belli mai visti, all'esterno della curva. L'olandese è poi costretto a cedere alla superiorità tecnica della freccia d'argento del tedesco quando la pista inizia ad asciugarsi, difendendo come un cane con il proprio osso.
Arriva secondo Rosberg, finito poi terzo a tavolino. Gara buona, ma chiaramente lontano dalla prestazione dell'inglese, che lo costringe a limitare i danni cercando la seconda posizione. Ma dietro di lui arriva la più giovane promessa della Formula 1, un Verstappen aggressivo che conclude uno dei sorpassi più belli mai visti, all'esterno della curva. L'olandese è poi costretto a cedere alla superiorità tecnica della freccia d'argento del tedesco quando la pista inizia ad asciugarsi, difendendo come un cane con il proprio osso.
Le posizioni degli ultimi due sono state poi scambiate dai commissari, a causa della penalità subita da Rosberg per aver discusso con il muretto per la settima marcia mal funzionante.
La decisione è quantomeno discutibile vista la natura troppo tecnica del guasto, se così lo si può chiamare.
Penalizzazione corretta o meno, è giusto vedere il 18enne della RedBull sul secondo gradino del podio.
Dietro Ricciardo, il cui indiscutibile talento si trova sommerso dalle capacità del compagno di squadra. L'australiano non ha brillato per tutto il weekend, subendo inoltre l'ingresso della Virtual Safety Car proprio quando si stava avvicinando al gruppo di testa.
La decisione è quantomeno discutibile vista la natura troppo tecnica del guasto, se così lo si può chiamare.
Penalizzazione corretta o meno, è giusto vedere il 18enne della RedBull sul secondo gradino del podio.
Dietro Ricciardo, il cui indiscutibile talento si trova sommerso dalle capacità del compagno di squadra. L'australiano non ha brillato per tutto il weekend, subendo inoltre l'ingresso della Virtual Safety Car proprio quando si stava avvicinando al gruppo di testa.
Segue troppo lontano la quinta posizione di Kimi Raikkonen, neo confermato in Ferrari. Il finlandese porta sempre a casa qualcosa, ma manca quella scintilla capace di rovesciare le sorti sella gara, mettendolo a combattere con piloti come Perez e Hulkemberg, con macchine di ben altra caratura.
A proposito di Perez, il messicano ha saputo guidare da vero campione, lottando come un veterano con una Red Bull ed una Ferrari tecnicamente molto lontane dalla sua Force India. Peccato che i Top Team non vogliano prenderlo nemmeno in considerazione.
Un'altra bella gara è stata quella di Sainz, che porta a casa un ottimo ottavo posto.
Nono Vettel, penalizzato dall'ennesima sostituzione del cambio in qualifica, ma lento per tutto il weekend. Le aspettative sul tedesco erano molto più alte ad inizio stagione ed i risultati tardano ad arrivare.
Molto preoccupante l'affidabilità della SF16-H, che sembra essere sempre più in crisi. Ferrari ha promesso il 2016 come anno della rimonta, ma si delinea sempre più come l'anno della discordia. Il campionato è ancora lungo, ma non troppo, e dal Cavallino deve arrivare il vero colpo di reni per non trovarsi a litigare il mondiale con Williams o Force India.
Conclude a punti, ma paga ancora la "retrocessione" in Toro Rosso, Daniil Kvyat, che del coraggio dell'inizio della stagione sembra conservare ancora poco.
Bruttissima la gara di Massa, che più che ostruire gli altri non ha saputo fare, ben lontano dalla prestazione attesa da un pilota della sua esperienza. Inguardabile anche Bottas, con una gara che, considerando macchina ed capacità, poteva andare molto meglio.
12esimo e 13esimo posto per le McLaren, che non brillano nè in qualifica nè in gara.
Matteo Pedetti
A proposito di Perez, il messicano ha saputo guidare da vero campione, lottando come un veterano con una Red Bull ed una Ferrari tecnicamente molto lontane dalla sua Force India. Peccato che i Top Team non vogliano prenderlo nemmeno in considerazione.
Un'altra bella gara è stata quella di Sainz, che porta a casa un ottimo ottavo posto.
Nono Vettel, penalizzato dall'ennesima sostituzione del cambio in qualifica, ma lento per tutto il weekend. Le aspettative sul tedesco erano molto più alte ad inizio stagione ed i risultati tardano ad arrivare.
Molto preoccupante l'affidabilità della SF16-H, che sembra essere sempre più in crisi. Ferrari ha promesso il 2016 come anno della rimonta, ma si delinea sempre più come l'anno della discordia. Il campionato è ancora lungo, ma non troppo, e dal Cavallino deve arrivare il vero colpo di reni per non trovarsi a litigare il mondiale con Williams o Force India.
Conclude a punti, ma paga ancora la "retrocessione" in Toro Rosso, Daniil Kvyat, che del coraggio dell'inizio della stagione sembra conservare ancora poco.
Bruttissima la gara di Massa, che più che ostruire gli altri non ha saputo fare, ben lontano dalla prestazione attesa da un pilota della sua esperienza. Inguardabile anche Bottas, con una gara che, considerando macchina ed capacità, poteva andare molto meglio.
12esimo e 13esimo posto per le McLaren, che non brillano nè in qualifica nè in gara.
Matteo Pedetti
Tutte le immagini provengono dal sito ufficiale Formula 1