FERRARI MONZA ED IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DI MARANELLO
Certo che a Maranello devono avere un segreto, perchè tirare fuori il coniglio dal cilindro gli riesce davvero sempre bene, riuscendo a sfornare ogni volta qualcosa di nuovo anche quando si pensa che ormai sia tutto già scritto, fedeli al credo del Drake secondo cui la Ferrari migliore di tutte è sempre la prossima.
La magia è riuscita anche questa volta con due pezzi veramente speciali, destinati a pochi fortunati.
Ispirandosi alle meravigliose 750 ed 860 Monza di metà degli anni '50, il centro stile ha partorito le due barchette Monza SP1 ed SP2, spider estreme capaci di fare rivivere le Ferrari che oltre mezzo secolo fa seminavano il panico sui circuiti, incantando il pubblico con la loro bellezza.
Disponibile con uno o due sedili, appunto la denominazione SP1 o SP2, la nuova scoperta nasce dalla piattaforma della 812 Superfast, da cui eredita gran parte della meccanica e molte caratteristiche estetiche. Sono invece tutti nuovi i gruppi ottici anteriori e posteriori, che trovano spazio quasi confondendosi con le morbide linee della carrozzeria ispirate alle Monza del passato. Nessun parabrezza davanti al pilota, che dovrà guidare con il casco, ma niente paura, a Maranello hanno lavorato molto adottando soluzioni aerodinamiche specifiche per regolare i flussi aerodinamici quando si viaggia a velocità elevate.
A proposito di velocità, è ora di parlare di prestazioni.
Dalla 812 arriva anche il meraviglioso V12 da 6.5 litri, 800 cv e 719 Nm di coppia, capace di spingere la super spider a 100 km/h in soli 2.9 secondi e fino a 200 in 7.9. Queste prestazioni da urlo sono anche frutto del lavoro degli ingegneri per ridurre al minimo il peso; l'ampissimo uso della fibra di carbonio ha infatti permesso di fermare l'ago della bilancia a 1500 kg per la SP1 e a 1520 per la SP2.
La Ferrari Monza fa parte però di un progetto decisamente più grande, ovvero l'avvio del programma di produzione dei modelli "Icona".
Con l'approvazione del nuovo programma industriale del Cavallino, con obiettivo le 10 mila unità entro il 2022, si è infatti deciso di aprire un nuovo filone nella storia di Maranello, dando il via alla creazione di capolavori in serie limitata ispirati ai modelli del passato.
Un altro importante capitolo aperto proprio oggi, è la conferma dell'arrivo del SUV Ferrari, probabilmente con il nome di Purosangue.
Gli appassionati e fedeli del marchio storceranno il naso, ma in un'era in cui il mercato chiede le auto a ruote alte ed i SUV arrivano a correre oltre i 300 orari, chi ha fatto la storia delle auto sportive deve dire la sua, e siamo sicuri che da Maranello non potranno far altro che stupirci!
Matteo Pedetti
La magia è riuscita anche questa volta con due pezzi veramente speciali, destinati a pochi fortunati.
Ispirandosi alle meravigliose 750 ed 860 Monza di metà degli anni '50, il centro stile ha partorito le due barchette Monza SP1 ed SP2, spider estreme capaci di fare rivivere le Ferrari che oltre mezzo secolo fa seminavano il panico sui circuiti, incantando il pubblico con la loro bellezza.
Disponibile con uno o due sedili, appunto la denominazione SP1 o SP2, la nuova scoperta nasce dalla piattaforma della 812 Superfast, da cui eredita gran parte della meccanica e molte caratteristiche estetiche. Sono invece tutti nuovi i gruppi ottici anteriori e posteriori, che trovano spazio quasi confondendosi con le morbide linee della carrozzeria ispirate alle Monza del passato. Nessun parabrezza davanti al pilota, che dovrà guidare con il casco, ma niente paura, a Maranello hanno lavorato molto adottando soluzioni aerodinamiche specifiche per regolare i flussi aerodinamici quando si viaggia a velocità elevate.
A proposito di velocità, è ora di parlare di prestazioni.
Dalla 812 arriva anche il meraviglioso V12 da 6.5 litri, 800 cv e 719 Nm di coppia, capace di spingere la super spider a 100 km/h in soli 2.9 secondi e fino a 200 in 7.9. Queste prestazioni da urlo sono anche frutto del lavoro degli ingegneri per ridurre al minimo il peso; l'ampissimo uso della fibra di carbonio ha infatti permesso di fermare l'ago della bilancia a 1500 kg per la SP1 e a 1520 per la SP2.
La Ferrari Monza fa parte però di un progetto decisamente più grande, ovvero l'avvio del programma di produzione dei modelli "Icona".
Con l'approvazione del nuovo programma industriale del Cavallino, con obiettivo le 10 mila unità entro il 2022, si è infatti deciso di aprire un nuovo filone nella storia di Maranello, dando il via alla creazione di capolavori in serie limitata ispirati ai modelli del passato.
Un altro importante capitolo aperto proprio oggi, è la conferma dell'arrivo del SUV Ferrari, probabilmente con il nome di Purosangue.
Gli appassionati e fedeli del marchio storceranno il naso, ma in un'era in cui il mercato chiede le auto a ruote alte ed i SUV arrivano a correre oltre i 300 orari, chi ha fatto la storia delle auto sportive deve dire la sua, e siamo sicuri che da Maranello non potranno far altro che stupirci!
Matteo Pedetti