UFFICIALIZZATA L'INTRODUZIONE DELL'HALO DAL 2018
Già comparso nella scorsa stagione, l'Halo, ovvero quel dispositivo ad arco per la protezione della testa del pilota, era stato inizialmente criticato e la decisione di adozione o meno era stata infatti rimandata, per comprendere quali fossero i reali vantaggi confrontati con i limiti, ovvero l'evidente riduzione della visibilità e l'impossibilità di fermare detriti o componenti di piccola dimensione, come la molla che alcuni anni fa ha colpito al volto Massa.
Lo scorso weekend, a Silverstone, la Ferrari di Vettel è scesa in pista con una controproposta: lo Shield.
Questo "scudo" trasparente posto davanti all'abitacolo della monoposto quasi a simulare un parabrezza, non sarebbe stato efficiente come ipotizzato, criticato dallo stesso tedesco per visibilità e turbolenze.
E' così che nella discussione di ieri dello Strategy Group della categoria Regina, tenutosi a Ginevra, si è ufficializzata l'introduzione dell'Halo già dal 2018, visto come unico sistema possibile per aumentare la protezione del capo dei piloti, nonostante l'indubbio difetto di limitare la visuale; l'obiettivo è quello di perfezionare il dispositivo entro la fine della stagione, lavorando con i singoli team per capire in che modo questa protezione debba evolversi per essere il più efficiente possibile e non diventare un impaccio. Dallo scorso anno tutte le squadre hanno testato almeno una volta questa sorta di aureola intorno alla testa del pilota, dando ognuno la propria impressione per trovare una strada comune nell'evoluzione di questa novità.
Tra gli altri argomenti di discussione si è parlato dei nuovi regolamenti tecnici per i motori che saranno in pista a partire alla stagione 2021, anche se si stanno valutando ancora diverse opzioni; altro punto cardine della riunione è stato il progetto di riduzione dei costi, che ha incontrato il favore di tutti i team.
Matteo Pedetti
Lo scorso weekend, a Silverstone, la Ferrari di Vettel è scesa in pista con una controproposta: lo Shield.
Questo "scudo" trasparente posto davanti all'abitacolo della monoposto quasi a simulare un parabrezza, non sarebbe stato efficiente come ipotizzato, criticato dallo stesso tedesco per visibilità e turbolenze.
E' così che nella discussione di ieri dello Strategy Group della categoria Regina, tenutosi a Ginevra, si è ufficializzata l'introduzione dell'Halo già dal 2018, visto come unico sistema possibile per aumentare la protezione del capo dei piloti, nonostante l'indubbio difetto di limitare la visuale; l'obiettivo è quello di perfezionare il dispositivo entro la fine della stagione, lavorando con i singoli team per capire in che modo questa protezione debba evolversi per essere il più efficiente possibile e non diventare un impaccio. Dallo scorso anno tutte le squadre hanno testato almeno una volta questa sorta di aureola intorno alla testa del pilota, dando ognuno la propria impressione per trovare una strada comune nell'evoluzione di questa novità.
Tra gli altri argomenti di discussione si è parlato dei nuovi regolamenti tecnici per i motori che saranno in pista a partire alla stagione 2021, anche se si stanno valutando ancora diverse opzioni; altro punto cardine della riunione è stato il progetto di riduzione dei costi, che ha incontrato il favore di tutti i team.
Matteo Pedetti