GP BAHRAIN: CHE VETTEL! A PODIO LE DUE MERCEDES

Questo weekend in Bahrain abbiamo visto correre un Gran Premio inaspettato fin dal venerdì, con entrambe le Ferrari alle prese con problemi tecnici nelle Libere ed un Bottas che conquista la Pole nelle qualifiche.
Ma la gara è un'altra storia e Vettel è riuscito a centrare la strategia con un passo gara da fare invidia. Fin dalla partenza il Ferrarista è riuscito ad infilare la seconda posizione (partiva in seconda fila) davanti ad Hamilton. Dopo pochissimi giri il Pit Stop, per sostituire le Super Soft con un'altro treno nuovo; la Safety Car imposta dall'incidente in curva 1 tra Sainz e Stroll al 13° giro ha costretto tutti al cambio gomme, dando di fatto la vittoria in mano al tedesco.
Altro fattore decisivo è stata la penalità imposta a Hamilton per aver rallentato Ricciardo nell'ingresso ai box durante il regime di SC, 5 secondi che hanno indubbiamente aiutato la salita della Ferrari verso il podio.
Il passo gara della Rossa non ha lasciato alito di incertezze fino alla fine, fatta eccezione per gli ultimi giri, quando l'inglese della Mercedes ha spinto al limite la sua W08 grazie alle Soft nuove, macinando secondi preziosi giro dopo giro, senza però riuscire nell'impresa.

La strategia delle Frecce d'Argento ha dovuto rispondere in ritardo alle azioni del muretto Ferrari, riuscendo a garantire il podio ad entrambi i piloti.
Raikkonen, quarto all'arrivo, si è trovato a litigare più volte con Massa e i problemi elettrici della sua SF70-H, scendendo fino alla settima posizione nelle fasi finali.
Dietro di lui Ricciardo, attaccato ai primi fin dalla partenza, seguito da un concretissimo Massa ed uno strepitoso Sergio Perez.
Chiudono la zona punti Grosjean, Hulkenberg, che zitto zitto il suo dovere lo fa alla grande portando a termine i risultati delle qualifiche, ed Ocon, ancora decimo.
Raikkonen, quarto all'arrivo, si è trovato a litigare più volte con Massa e i problemi elettrici della sua SF70-H, scendendo fino alla settima posizione nelle fasi finali.
Dietro di lui Ricciardo, attaccato ai primi fin dalla partenza, seguito da un concretissimo Massa ed uno strepitoso Sergio Perez.
Chiudono la zona punti Grosjean, Hulkenberg, che zitto zitto il suo dovere lo fa alla grande portando a termine i risultati delle qualifiche, ed Ocon, ancora decimo.
Poco fuori Pascal Wehrlein che riesce a tenere sulle spine Daniil Kvyat fin dall'inizio.
Nota di merito ad Alonso che, partito 15° ed arrivato fino alla 11esima posizione in gara, si è visto costretto al ritiro a pochi giri dall'arrivo per problemi alla PU Honda, lamentando durante la gara la mancanza di potenza rispetto alla concorrenza, su un circuito in cui il motore fa davvero al differenza; in compenso Vandoorne, il suo compagno di squadra, non è nemmeno partito per merito dell'affidabilità del motore.
Fuori dai giochi Stroll e Sainz a causa di un brutto contatto nei primi giri, Ericsson tradito dal cambio, Magnussen fermo per problemi tecnici e Verstappen, in corsa coi primi, ma a muro in curva 4 per problemi ai freni eccessivamente surriscaldati durante il primo cambio gomme.
La conclusione è che la Ferrari, a dispetto delle malelingue, è tornata a fare paura ad una Mercedes quasi troppa sicura di se; la stagione è ancora lunga, ma due vittorie su tre gare iniziano ad essere un ottimo prologo per una stagione combattuta ed emozionante.
Nota di merito ad Alonso che, partito 15° ed arrivato fino alla 11esima posizione in gara, si è visto costretto al ritiro a pochi giri dall'arrivo per problemi alla PU Honda, lamentando durante la gara la mancanza di potenza rispetto alla concorrenza, su un circuito in cui il motore fa davvero al differenza; in compenso Vandoorne, il suo compagno di squadra, non è nemmeno partito per merito dell'affidabilità del motore.
Fuori dai giochi Stroll e Sainz a causa di un brutto contatto nei primi giri, Ericsson tradito dal cambio, Magnussen fermo per problemi tecnici e Verstappen, in corsa coi primi, ma a muro in curva 4 per problemi ai freni eccessivamente surriscaldati durante il primo cambio gomme.
La conclusione è che la Ferrari, a dispetto delle malelingue, è tornata a fare paura ad una Mercedes quasi troppa sicura di se; la stagione è ancora lunga, ma due vittorie su tre gare iniziano ad essere un ottimo prologo per una stagione combattuta ed emozionante.