GP BELGIO 2016: ROSBERG PRIMO, MA dietro di lui SPA NON PERDONA
Una gara di Formula 1 nella quale vince il favorito partendo dalla pole non è certo una novità; ma il bello della gara di Spa è stato l'insieme di eventi inaspettati dietro i primi due.
Come già detto Rosberg ha solo amministrato una gara già scritta portandosi a casa la sesta vittoria stagionale; nulla di speciale, solo il minimo indispensabile, specialmente pensando che il suo avversario peggiore, nonché compagno di squadra, partiva dall'ultima fila. Complice della vittoria del tedesco l'incredibile contatto tra le due Ferrari e la giovane promessa Red Bull al primo giro.
Partenza eccezionale per le due rosse che sorpassano immediatamente Max Verstappen, pur partendo dalla fila successiva; alla prima curva succede il finimondo: Verstappen si butta all'interno della curva, approfittando della porta lasciata aperta da Raikkonen; Vettel, nel tentativo di guadagnare spazio, attacca dall'esterno e chiude sul compagno di squadra, toccandolo e buttandolo letteralmente contro la Red Bull. Il tutto si conclude con una gara rovinata per tutti e tre i piloti.
Come già detto Rosberg ha solo amministrato una gara già scritta portandosi a casa la sesta vittoria stagionale; nulla di speciale, solo il minimo indispensabile, specialmente pensando che il suo avversario peggiore, nonché compagno di squadra, partiva dall'ultima fila. Complice della vittoria del tedesco l'incredibile contatto tra le due Ferrari e la giovane promessa Red Bull al primo giro.
Partenza eccezionale per le due rosse che sorpassano immediatamente Max Verstappen, pur partendo dalla fila successiva; alla prima curva succede il finimondo: Verstappen si butta all'interno della curva, approfittando della porta lasciata aperta da Raikkonen; Vettel, nel tentativo di guadagnare spazio, attacca dall'esterno e chiude sul compagno di squadra, toccandolo e buttandolo letteralmente contro la Red Bull. Il tutto si conclude con una gara rovinata per tutti e tre i piloti.
Al quinto giro altro disastro, safety car e bandiera rossa, a causa dell'incredibile incidente della Renault di Magnussen, finita contro le protezioni dell'Eau Rouge a più di 300 km/h. Per fortuna ne è uscito sulle proprie gambe e lo vedremo di nuovo in pista a Monza.
Un altro che conclude bene senza troppo impegno è Ricciardo, che porta a casa un secondo posto davvero troppo facile; complimenti comunque per aver dimostrato che certe volte serve anche guidare con la testa, gestendo il vantaggio per portare a casa risultati in fin dei conti ottimi.
Terzo posto per Hamilton, protagonista di una rimonta formidabile; dalla sua anche molta fortuna, vedendo gli unici che potevano impensierirlo fuori dai giochi.
Incredibili le Force India chiudono entrambe la Top 5! Hulkenberg specialmente, arrivato quarto, ha dimostrato carattere per tutto il weekend, confermandolo con una gara da applausi e cedendo solo alla superiorità tecnica di Hamilton.
Vettel, sesto, raccoglie i cocci del disastro alla prima curva, di cui alla fine è l'unico responsabile; gli era impossibile vedere Verstappen all'interno di Raikkonen, ma un po' più di prudenza non fa male se giochi così vicino a chi indossa la tua stessa divisa. Bella la gara, buono il passo, ma errori del genere non ce li si aspetta da un pilota della sua esperienza.
Terzo posto per Hamilton, protagonista di una rimonta formidabile; dalla sua anche molta fortuna, vedendo gli unici che potevano impensierirlo fuori dai giochi.
Incredibili le Force India chiudono entrambe la Top 5! Hulkenberg specialmente, arrivato quarto, ha dimostrato carattere per tutto il weekend, confermandolo con una gara da applausi e cedendo solo alla superiorità tecnica di Hamilton.
Vettel, sesto, raccoglie i cocci del disastro alla prima curva, di cui alla fine è l'unico responsabile; gli era impossibile vedere Verstappen all'interno di Raikkonen, ma un po' più di prudenza non fa male se giochi così vicino a chi indossa la tua stessa divisa. Bella la gara, buono il passo, ma errori del genere non ce li si aspetta da un pilota della sua esperienza.
Settimo posto per Alonso, a dimostrare la tenacia di un pilota che ha ancora molto da dare e dei miglioramenti non indifferenti di una monoposto che di strada deve farne parecchia per arrivare là davanti. Alonso stesso ha dichiarato che solo qualche mese fa una rimonta così importante (partiva dalla 22esima posizione) non si poteva nemmeno immaginare. Non ci resta che sperare che lo spagnolo cambi idea riguardo al ritiro di cui si è vociferato questo weekend.
Bottas conclude in ottava posizione, ancora in completo anonimato; sembra che oltre ad un mezzo dalle dubbie potenzialità, lontano dalla Williams dei tempi d'oro, il finlandese non si impegni più di tanto per farla correre come si deve; probabilmente se ne sono accorti anche nel team, infatti il pilota è ancora a piedi per la prossima stagione.
Raikkonen arriva nono nonostante i danni non riparabili alla sua Rossa, a dimostrazione di una monoposto migliorata e di una tenacia sempre presente; basti vedere il sorpasso sul finale a Massa.
Bottas conclude in ottava posizione, ancora in completo anonimato; sembra che oltre ad un mezzo dalle dubbie potenzialità, lontano dalla Williams dei tempi d'oro, il finlandese non si impegni più di tanto per farla correre come si deve; probabilmente se ne sono accorti anche nel team, infatti il pilota è ancora a piedi per la prossima stagione.
Raikkonen arriva nono nonostante i danni non riparabili alla sua Rossa, a dimostrazione di una monoposto migliorata e di una tenacia sempre presente; basti vedere il sorpasso sul finale a Massa.
A proposito del contatto alla prima curva, parliamo un po' del bimbo: è il più giovane pilota a vincere un GP di Formula 1 nella storia, con un talento formidabile ed una guida spettacolare, ma tra divertire ed esagerare il passo è breve. Premettendo che è evidente non abbia colpe alla prima curva, se non averci provato, è invece discutibile il comportamento più avanti con Raikkonen: come in Ungheria, Verstappen ha effettuato diverse manovre difensive al limite del regolamento. Sentirlo poi dichiarare "le Ferrari avevano rovinato la mia gara" mette in evidenza un GP davvero poco sereno per l'olandese, e sapere che molti grandi campioni correvano sul filo del regolamento agli esordi consola fino a un certo punto.
Terribile la gara di Grosjean, partito come la rivelazione del 2016, si è ormai fermato; considerando il talento e gli incredibili tafferugli nelle prime file, un 13esimo posto è ben lontano della aspettative. Stesso discorso per Massa, che avrebbe potuto approfittare per arrivare più lontano di un misero decimo posto.
Matteo Pedetti
Matteo Pedetti