Doppietta Ferrari al GP di Monaco.
GIÙ DAL PODIO ENTRAMBE LE MERCEDES
Dopo un digiuno lungo 16 anni, i due Alfieri del Cavallino sono riusciti di nuovo a portare a casa la vittoria in terra monegasca, concludendo con una doppietta incredibile, che mancava nell'albo da ormai 7 anni.
Approfittando del terribile weekend per le frecce d'argento, Kimi e Seb si sono dati da fare, dimostrando che la Ferrari è tornata ad essere il vero pensiero per il team AMG.
Brillante fin dalle libere, Iceman ha colpito in qualifica facendo segnare un tempo impressionante, che non gli è valso solo la Pole, ma anche un nome sugli annali grazie al record della pista.
Dietro, ma non di molto si è piazzato il compagno di squadra, forte della testa della classifica piloti.
Su una pista dove sorpassare è molto improbabile, i fattori che determinano la gara sono la partenza, la strategia ed una discreta dose di fortuna: così è stato per Raikkonen e Vettel, che con un ottima partenza, hanno fin da subito iniziato a dettare il ritmo, lasciandosi dietro Bottas e le due Red Bull.
Il trenino di monoposto ha così iniziato la sua corsa senza colpi di scena, fino alla prima sosta.
Per difendersi da un eventuale undercut, dal muretto Ferrari è stato chiamato Raikkonen per il cambio gomme, che è rientrato in pista con le SuperSoft dietro ai doppiati. Intanto, con la pista libera, Vettel ha affondato il piede sull'acceleratore per quei pochi giri che sono bastati per garantirsi la testa anche dopo la sua sosta, conquistando e mantenendo la prima posizione fino alla fine del GP, mentre pochi secondi dietro il finlandese vedeva svanire la magia, attanagliato dalla RB13 di Daniel Ricciardo.
Nota di merito per l'australiano che, forte di una buona strategia, ha saputo infilare Bottas e Verstappen, rispettivamente quarto e quinto sotto la bandiera a scacchi, guadagnandosi un podio dal sapore di vittoria, dopo un inizio di stagione non proprio entusiasmante.
Hamilton arriva solo dietro Sainz, in settima piazza, dopo aver guadagnato diverse posizioni in un primo stint quasi troppo lungo, riparando i danni di un weekend infausto, partito male nelle libere e finito peggio con l'incredibile stop nelle qualifiche.
Chiudono la Top Ten Grosjean, Massa e Magnussen, con entrambe le Force India fuori dalla zona punti.
Ma il vero spettacolo è successo nelle retrovie quando, tutto d'un tratto, la regia ha inquadrato una monoposto adagiata su un fianco contro le barriere della curva del Portier: Wehrlein si è trovato letteralmente scaraventato all'esterno curva dalla MCL32 di Jenson Button, che stava tentando un sorpasso a dir poco azzardato. La Safety Car, chiamata in causa per l'incidente, si è trovata costretta a rimanere in pista più del dovuto per un assurdo dritto dell'altra Sauber, quella di Ericsson; la AMG GT-S ha ricompattato tutto il gruppo, senza però segnare grosse conseguenze in gara, fatta eccezione per Stoffel Vandoorne, finito largo e a muro, vittima del sorpasso di Perez in curva 1.
Alla fine della 75esima edizione del Gran Premio di Monaco, ci troviamo con una Ferrari che allunga ancora sulle due W08, sia in classifica costruttori che piloti, avvicinandosi sempre più al mondiale che manca davvero da troppi anni; anche se sappiamo che è presto per giungere a conclusioni affrettate.
L'unico rimpianto è per Kimi, che, visto il miracolo in qualifica e la magia in gara, ha dovuto cedere il passo ad una strategia azzardata, non sbagliata, ma che forse avrebbe potuto permettergli di portare a casa una vittoria; il suo volto sconsolato sul palco al suonare dell'inno italiano è un triste "tributo" alla doppietta delle Rosse.