GP MONZA: DOPPIETTA MERCEDES, MA le FERRARI sono VELOCi
Grandissima gara a Monza, nel 66esimo appuntamento con la categoria regina.
Prima fila alla partenza per le Mercedes, seconda per le Ferrari; piccolo errore in partenza per Hamilton, che finisce immediatamente ingoiato dal gruppo centrale, finendo subito in sesta posizione. Buona la partenza di entrambe le Ferrari e di Rosberg. Passato Hamilton, è mancato a Vettel lo spunto necessario per sorpassare anche la seconda Mercedes, rimanendo largo in curva 1 (atteggiamento prudente visto il contatto con Raikkonen nello scorso GP); all'uscita dalla prima variante vediamo Rosberg in testa, seguito da Vettel, Raikkonen, Bottas, Ricciardo ed Hamilton.
Ad aiutare alla partenza anche la strategia delle gomme, che vede un comportamento aggressivo delle Rosse con le Super Soft ed uno più lungimirante delle Frecce d'Argento con le Soft.
Insomma si è visto un Hamilton, favorito dalla pole, costretto ad una gara in rimonta, dietro ad un Rosberg impeccabile dall'inizio alla fine, che porta a casa il primo successo in carriera sul circuito italiano e si avvicina in classifica al compagno di squadra.
L'inglese ha sorpassato in breve tempo Ricciardo, ma poi è rimasto incastrato dietro a Bottas per diversi giri; a rallentarlo anche gli ordini del muretto, che lo costringevano a limitare il consumo delle gomme per favorire una strategia con una sola sosta. Buono il passo, se non fosse per alcuni errori che gli sono costati diversi secondi: all'errore in partenza di cui abbiamo già parlato, ha seguito al 41° giro un bloccaggio alla prima variante, che lo ha portato a tagliare la chicane perdendo ancora un paio di secondi. Alla fine conclude secondo a 15 secondi da Rosberg.
Prima fila alla partenza per le Mercedes, seconda per le Ferrari; piccolo errore in partenza per Hamilton, che finisce immediatamente ingoiato dal gruppo centrale, finendo subito in sesta posizione. Buona la partenza di entrambe le Ferrari e di Rosberg. Passato Hamilton, è mancato a Vettel lo spunto necessario per sorpassare anche la seconda Mercedes, rimanendo largo in curva 1 (atteggiamento prudente visto il contatto con Raikkonen nello scorso GP); all'uscita dalla prima variante vediamo Rosberg in testa, seguito da Vettel, Raikkonen, Bottas, Ricciardo ed Hamilton.
Ad aiutare alla partenza anche la strategia delle gomme, che vede un comportamento aggressivo delle Rosse con le Super Soft ed uno più lungimirante delle Frecce d'Argento con le Soft.
Insomma si è visto un Hamilton, favorito dalla pole, costretto ad una gara in rimonta, dietro ad un Rosberg impeccabile dall'inizio alla fine, che porta a casa il primo successo in carriera sul circuito italiano e si avvicina in classifica al compagno di squadra.
L'inglese ha sorpassato in breve tempo Ricciardo, ma poi è rimasto incastrato dietro a Bottas per diversi giri; a rallentarlo anche gli ordini del muretto, che lo costringevano a limitare il consumo delle gomme per favorire una strategia con una sola sosta. Buono il passo, se non fosse per alcuni errori che gli sono costati diversi secondi: all'errore in partenza di cui abbiamo già parlato, ha seguito al 41° giro un bloccaggio alla prima variante, che lo ha portato a tagliare la chicane perdendo ancora un paio di secondi. Alla fine conclude secondo a 15 secondi da Rosberg.
Bene le due Ferrari con un passo gara molto vicino a quello Mercedes; a vantaggio delle Rosse le gomme più morbide, che, nonostante la doppia sosta, permettono di portare a casa un terzo e un quarto posto che valgono come una vittoria. E' ormai il miglior risultato auspicabile contro le Mercedes, a detta di Vettel inarrivabili; le tedesche volano letteralmente con qualsiasi treno di gomme e stare dietro è praticamente impossibile. Quello che premia le tedesche è la costanza, che pur non essendo sempre protagonisti del giro più veloce (oggi segnato da Alonso, davanti a Ricciardo e Raikkonen) riesce a mantenere saldamente la testa, permettendosi perfino di rallentare e amministrare.
Il cavallino ora può solo limitare i danni, difendendosi dalle Red Bull.
Il cavallino ora può solo limitare i danni, difendendosi dalle Red Bull.
Ricciardo arriva quinto con una bella gara, praticamente impeccabile, vinto solo dall'incredibile superiorità della Mercedes di Hamilton. Al 47° giro effettua un incredibile sorpasso su Bottas alla fine del rettilineo dei box; quasi a sorpresa, senza preparare il sorpasso, ha ritardato la frenata fino ad imboccare la Williams all'interno, senza che Bottas avesse il tempo di accorgersene. Buona la reazione del finlandese, che non ha forzato la difesa evitando di chiudere una gara bellissima con un contatto inutile. I miglioramenti della Williams sono evidenti ed è fantastico vederla più veloce di una Red Bull che si gioca la seconda posizione in classifica costruttori.
Dietro di loro Verstappen, un po' assente per tutta la gara; nessun errore e una strategia buona gli hanno permesso di tenersi una discreta settima posizione.
Non male le Force India, che chiudono con Perez 8° e Hulkenberg 10°, nonostante i tempi di qualifica buoni. Il team indiano sta lavorando bene, riuscendo a non stare troppo lontano dai top team, arrivando addirittura ad impensierirli in alcuni casi.
In zona punti, al nono posto, anche Massa, che nella conferenza stampa di giovedì ha annunciato il ritiro dalla Formula 1. Un mondiale sfiorato nel 2008, 11 vittorie, 16 pole e 41 podi con la Ferrari sono solo parte dei 15 anni di carriera del brasiliano sulle monoposto, che nonostante il calo negli ultimi anni, è destinato a rimanere nella storia dell'automobilismo.
A casa con zero punti le McLaren, le Toro Rosso, le Sauber, le Manor, le Renault e le Haas. Fuori dai giochi Kvyat, Wehrlein, Palmer e Nasr.
Non male le Force India, che chiudono con Perez 8° e Hulkenberg 10°, nonostante i tempi di qualifica buoni. Il team indiano sta lavorando bene, riuscendo a non stare troppo lontano dai top team, arrivando addirittura ad impensierirli in alcuni casi.
In zona punti, al nono posto, anche Massa, che nella conferenza stampa di giovedì ha annunciato il ritiro dalla Formula 1. Un mondiale sfiorato nel 2008, 11 vittorie, 16 pole e 41 podi con la Ferrari sono solo parte dei 15 anni di carriera del brasiliano sulle monoposto, che nonostante il calo negli ultimi anni, è destinato a rimanere nella storia dell'automobilismo.
A casa con zero punti le McLaren, le Toro Rosso, le Sauber, le Manor, le Renault e le Haas. Fuori dai giochi Kvyat, Wehrlein, Palmer e Nasr.
Indimenticabile la scena sul podio sospeso di Monza, in cui si è visto un Vettel con un sorriso a 32 denti affermare "Siamo noi la Ferrari", circondato dalla marea Rossa di tifosi; poco dopo Rosberg, parlando in italiano, ha definito i tifosi come i migliori del mondo, incitando alla mitica canzone che ha accompagnato la vittoria dei mondiali di calcio del 2006.
Matteo Pedetti
Matteo Pedetti