Nonostante il nome, dell'auto scomparsa ormai 10 anni fa è rimasto ben poco, e con la nuova HR-V, Honda vuole ripresentarsi alle porte dell'affolato mercato dei suv compatti con grande stile.
Il design moderno dell'HR-V è la prima cosa che salta all'occhio, grazie alle linee dolci e sinuose che caratterizzano tutto il corpo vettura; la differenza con i tagli netti e gli spigoli della precedente generazione è evidente. Il frontale grintoso è ben sottolineato dai fari che, con le punte, si allungano verso le fiancate; il fascione verniciato in nero lucido tra i gruppi ottici anteriori rende il muso dinamico e slanciato; le linee sinuose continuano sulla fiancata muscolosa, la cui nervatura principale crea movimento e un bel gioco di luci e ombre; le portiere posteriori sono nascoste grazie alle maniglie incassate nel montante; il posteriore accompagna bene le forme del resto della vettura, con gli ampi fari a sviluppo orizzontale.
Nel complesso i designer giapponesi sono riusciti sottolineare anche visivamente la compattezza e l'agilità di HR-V.
L'abitacolo appare curato e i materiali sono davvero di buona qualità, sia per quanto riguarda le plastiche che per il misto pelle-tessuto dei sedili. Il volante si impugna bene e tutti i comandi sono ben integrati, sia a livello visivo che pratico. Sulla plancia troviamo un display touch da 7" che integra mappe, radio e le principali funzioni connesse agli smartphone, risultando veloce ed intuitivo. Poco sotto ci sono i comandi per il climatizzatore bi-zona, anch'essi touch. Sinceramente, almeno per il clima, avrei preferito dei più classici tasti fisici. Le prese USB, accendisigari e HDMI sono nascoste davanti alla leva del cambio, per cui un po' difficili da trovare a colpo d'occhio. Tutta questione di abitudine alla fine.
Lo spazio non manca per quattro passeggeri, il quinto sta un po' stretto; ci sono parecchi centimetri per le gambe, un po' meno in altezza, a causa del profilo spiovente della portiera; sorprende la capacità del vano bagagli, che dichiara 453 litri (Quattroruote ne ha rilevati 508) e ben 1026 con i sedili posteriori abbattuti. Altra caratteristica unica di Honda la troviamo nei sedili posteriori, la cui seduta può essere sollevata ottenendo un ulteriore spazio utile al carico bagagli senza abbattere gli schienali.
Per quanto riguarda la guida, gli ingegneri
Il design moderno dell'HR-V è la prima cosa che salta all'occhio, grazie alle linee dolci e sinuose che caratterizzano tutto il corpo vettura; la differenza con i tagli netti e gli spigoli della precedente generazione è evidente. Il frontale grintoso è ben sottolineato dai fari che, con le punte, si allungano verso le fiancate; il fascione verniciato in nero lucido tra i gruppi ottici anteriori rende il muso dinamico e slanciato; le linee sinuose continuano sulla fiancata muscolosa, la cui nervatura principale crea movimento e un bel gioco di luci e ombre; le portiere posteriori sono nascoste grazie alle maniglie incassate nel montante; il posteriore accompagna bene le forme del resto della vettura, con gli ampi fari a sviluppo orizzontale.
Nel complesso i designer giapponesi sono riusciti sottolineare anche visivamente la compattezza e l'agilità di HR-V.
L'abitacolo appare curato e i materiali sono davvero di buona qualità, sia per quanto riguarda le plastiche che per il misto pelle-tessuto dei sedili. Il volante si impugna bene e tutti i comandi sono ben integrati, sia a livello visivo che pratico. Sulla plancia troviamo un display touch da 7" che integra mappe, radio e le principali funzioni connesse agli smartphone, risultando veloce ed intuitivo. Poco sotto ci sono i comandi per il climatizzatore bi-zona, anch'essi touch. Sinceramente, almeno per il clima, avrei preferito dei più classici tasti fisici. Le prese USB, accendisigari e HDMI sono nascoste davanti alla leva del cambio, per cui un po' difficili da trovare a colpo d'occhio. Tutta questione di abitudine alla fine.
Lo spazio non manca per quattro passeggeri, il quinto sta un po' stretto; ci sono parecchi centimetri per le gambe, un po' meno in altezza, a causa del profilo spiovente della portiera; sorprende la capacità del vano bagagli, che dichiara 453 litri (Quattroruote ne ha rilevati 508) e ben 1026 con i sedili posteriori abbattuti. Altra caratteristica unica di Honda la troviamo nei sedili posteriori, la cui seduta può essere sollevata ottenendo un ulteriore spazio utile al carico bagagli senza abbattere gli schienali.
Per quanto riguarda la guida, gli ingegneri