SEAT ATECA: LA PROVA DEL PRIMO SUV "MADE IN BARCELONA"
E' tempo di SUV anche per Seat che, dopo il debutto allo scorso salone di Ginevra, ha da poco lanciato sul mercato la sua prima rialzata, con il nome di Ateca, un piccolo paesino vicino Saragozza.
Il marchio spagnolo negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi non poche simpatie grazie ad un carattere unico ed un design accattivante, ma anche grazie all'affidabilità delle componenti del gruppo Volkswagen.
Con Ateca, gli spagnoli hanno deciso di tuffarsi in un segmento già saturo, portando però un prodotto interessante e non banale che sicuramente lascerà il segno grazie al design accattivante, ai contenuti tecnici e tecnologici di ultima generazione e, soprattutto, al prezzo contenuto, capace di impensierire non poche concorrenti.
Il marchio spagnolo negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi non poche simpatie grazie ad un carattere unico ed un design accattivante, ma anche grazie all'affidabilità delle componenti del gruppo Volkswagen.
Con Ateca, gli spagnoli hanno deciso di tuffarsi in un segmento già saturo, portando però un prodotto interessante e non banale che sicuramente lascerà il segno grazie al design accattivante, ai contenuti tecnici e tecnologici di ultima generazione e, soprattutto, al prezzo contenuto, capace di impensierire non poche concorrenti.

Già dal primo impatto il SUV si dimostra grintoso e originale, senza però essere troppo stravagante; gli spigoli vivi della carrozzeria, che caratterizzano il corso di tutti i nuovi modelli del marchio spagnolo, si sposano bene con le dimensioni di Ateca, mettendone in risalto carattere e robustezza.
Davanti spiccano le prese d'aria e i paraurti maggiorati per rendere onore alle maggiori dimensioni, insieme ai fari dal taglio deciso e alla griglia trapezoidale inconfondibilmente Seat; guardando la fiancata si nota l'equilibrio di forme e volumi creato dai designer, grazie all'utilizzo delle plastiche nere tipicamente da fuoristrada sul sottoporta, contrapposte all'eleganza della finiture cromate dei finestrini; anche al posteriore la carrozzeria e i fari spigolosi sottolineano il carattere deciso della nuova arrivata.
Quello che sorprende è l'incredibile compattezza della vettura, che con soli 4,36 metri di lunghezza riesce a offrire spazio a sufficienza per tutti i passeggeri, rimanendo agile e semplice da gestire, specialmente in mezzo al traffico.
Davanti spiccano le prese d'aria e i paraurti maggiorati per rendere onore alle maggiori dimensioni, insieme ai fari dal taglio deciso e alla griglia trapezoidale inconfondibilmente Seat; guardando la fiancata si nota l'equilibrio di forme e volumi creato dai designer, grazie all'utilizzo delle plastiche nere tipicamente da fuoristrada sul sottoporta, contrapposte all'eleganza della finiture cromate dei finestrini; anche al posteriore la carrozzeria e i fari spigolosi sottolineano il carattere deciso della nuova arrivata.
Quello che sorprende è l'incredibile compattezza della vettura, che con soli 4,36 metri di lunghezza riesce a offrire spazio a sufficienza per tutti i passeggeri, rimanendo agile e semplice da gestire, specialmente in mezzo al traffico.
A bordo la qualità di componenti e materiali si fanno subito evidenti: la plancia è morbida e piacevole al tatto, non ci sono giochi o scricchiolii nelle plastiche e sia le pelli che i tessuti disponibili sembrano davvero di ottima fattura.
Al centro della plancia troviamo uno schermo touch screen da 8" che offre tutte le funzionalità utili, come mappe, radio bluetooth e gestione delle modalità di guida, ma anche la funzione MirrorLink, grazie al quale possiamo riprodurre lo schermo dello smartphone sul display per accedere velocemente alle principali applicazioni.
Lo spazio a bordo non manca, nemmeno se si viaggia in cinque; i tre passeggeri posteriori possono stare comodi grazie ai centimetri abbondanti per le gambe e per la testa; perfino scegliendo le versioni a trazione integrale, il tunnel centrale, per quanto voluminoso, lascia spazio sufficiente anche al quinto passeggero.
Il bagagliaio, disponibile con l'apertura hands free, offre 510 litri di capacità (485 nelle versioni con trazione integrale), uniti ad una soglia di carico non troppo alta e ad una superficie regolare e ben rivestita; i sedili posteriori possono essere abbattuti con la canonica formula 60/40, anche a distanza, semplicemente tirando le apposite leve.
Al centro della plancia troviamo uno schermo touch screen da 8" che offre tutte le funzionalità utili, come mappe, radio bluetooth e gestione delle modalità di guida, ma anche la funzione MirrorLink, grazie al quale possiamo riprodurre lo schermo dello smartphone sul display per accedere velocemente alle principali applicazioni.
Lo spazio a bordo non manca, nemmeno se si viaggia in cinque; i tre passeggeri posteriori possono stare comodi grazie ai centimetri abbondanti per le gambe e per la testa; perfino scegliendo le versioni a trazione integrale, il tunnel centrale, per quanto voluminoso, lascia spazio sufficiente anche al quinto passeggero.
Il bagagliaio, disponibile con l'apertura hands free, offre 510 litri di capacità (485 nelle versioni con trazione integrale), uniti ad una soglia di carico non troppo alta e ad una superficie regolare e ben rivestita; i sedili posteriori possono essere abbattuti con la canonica formula 60/40, anche a distanza, semplicemente tirando le apposite leve.

Ma come si guida?
Come già detto, la base è la piattaforma MQB del gruppo VW, la stessa da cui nasce la sorella Tiguan, perciò i risultati non potevano che essere ottimi.
Ateca si guida bene nel traffico, dimostrandosi molto più agile di quello che può inizialmente sembrare, ma il meglio arriva quando si lascia il centro abitato. I 116 cavalli del 1.6 TDI della nostra prova spingono bene fin dai bassi regimi, senza strappare all'ingresso della turbina e procedendo decisi fino a 4500 giri; davvero ben riuscito l'accoppiamento con il cambio manuale a sei marce, molto preciso e diretto. Il peso contenuto si rivela utile quando il piede si fa un po' più pesante, garantendo la giusta agilità e stabilità in curva; lo sterzo è preciso e sincero, si percepisce solo un accenno di sottosterzo, specialmente sulle curve più impegnative, ma certamente non si compra una Sport Utility cercando prestazioni da supersportiva.
In fuoristrada si comporta bene, muovendosi agilmente anche quando l'asfalto finisce; una strada sterrata o una distesa erbosa possono essere un bel posto per rendere davvero divertenti quei centimetri in più da terra. Le sospensioni assorbono bene buche e dossi, garantendo un confort di guida davvero ricercato.
E' disponibile sugli allestimenti più assortiti il Driving Experience Button, un rotore che permette di modificare il profilo di guida scegliendo tra Normal, Eco, Sport ed Individual (personalizzata), aggiungendo Off Road, Neve e Assistenza in discesa nelle versioni a trazione integrale.
Sempre parlando degli accessori, è opzionale un comodo caricabatterie wireless per lo smartphone, posizionato nel portaoggetti centrale.
Ateca è disponibile con due motori benzina, un 1.0 TSI da 116 CV e un 1.4 TSI da 150 CV, e due motori a gasolio, 1.6 TDI da 116 CV e il 2.0 TDI (l'unico con trazione 4Drive) da 150 o 190 CV, ad un prezzo di partenza di soli 20.850 euro.
Insomma Seat ha saputo lanciare un nuovo gioiello che darà chiaramente del filo da torcere a gran parte delle concorrenti, compresa la sorella maggiore Tiguan; se quello che si cerca è spazio e comfort, e il design piace, Ateca è sicuramente l'auto da scegliere.
Matteo Pedetti
Come già detto, la base è la piattaforma MQB del gruppo VW, la stessa da cui nasce la sorella Tiguan, perciò i risultati non potevano che essere ottimi.
Ateca si guida bene nel traffico, dimostrandosi molto più agile di quello che può inizialmente sembrare, ma il meglio arriva quando si lascia il centro abitato. I 116 cavalli del 1.6 TDI della nostra prova spingono bene fin dai bassi regimi, senza strappare all'ingresso della turbina e procedendo decisi fino a 4500 giri; davvero ben riuscito l'accoppiamento con il cambio manuale a sei marce, molto preciso e diretto. Il peso contenuto si rivela utile quando il piede si fa un po' più pesante, garantendo la giusta agilità e stabilità in curva; lo sterzo è preciso e sincero, si percepisce solo un accenno di sottosterzo, specialmente sulle curve più impegnative, ma certamente non si compra una Sport Utility cercando prestazioni da supersportiva.
In fuoristrada si comporta bene, muovendosi agilmente anche quando l'asfalto finisce; una strada sterrata o una distesa erbosa possono essere un bel posto per rendere davvero divertenti quei centimetri in più da terra. Le sospensioni assorbono bene buche e dossi, garantendo un confort di guida davvero ricercato.
E' disponibile sugli allestimenti più assortiti il Driving Experience Button, un rotore che permette di modificare il profilo di guida scegliendo tra Normal, Eco, Sport ed Individual (personalizzata), aggiungendo Off Road, Neve e Assistenza in discesa nelle versioni a trazione integrale.
Sempre parlando degli accessori, è opzionale un comodo caricabatterie wireless per lo smartphone, posizionato nel portaoggetti centrale.
Ateca è disponibile con due motori benzina, un 1.0 TSI da 116 CV e un 1.4 TSI da 150 CV, e due motori a gasolio, 1.6 TDI da 116 CV e il 2.0 TDI (l'unico con trazione 4Drive) da 150 o 190 CV, ad un prezzo di partenza di soli 20.850 euro.
Insomma Seat ha saputo lanciare un nuovo gioiello che darà chiaramente del filo da torcere a gran parte delle concorrenti, compresa la sorella maggiore Tiguan; se quello che si cerca è spazio e comfort, e il design piace, Ateca è sicuramente l'auto da scegliere.
Matteo Pedetti
Trovate qui tutte le immagini della giornata nostra giornata con Seat Ateca
Un ringraziamento particolare alla concessionaria Car Emme di Varese per la vettura.
Ringraziamo Carola Gucciardo per la fotografia |