Si chiama Scout Speed il nuovo alleato delle forze dell'ordine
È arrivato il nuovo e terribile alleato delle forze dell'ordine e si chiama Scout Speed.È l'ennesimo congegno utilizzato per misurare la velocità dei veicoli, ma è profondamente diverso dai conosciuti autovelox e tutor: esso infatti è capace, grazie ad un insieme di telecamere e sensori, di lavorare a 360 gradi su più veicoli simultaneamente, riconoscendo eccessi di velocità quando la pattuglia è in movimento, anche nel senso contrario di marcia; esattamente l'opposto dei primi due, che possono essere utilizzati solo da fermi, rilevando la velocità istantanea e media delle auto di passaggio.
Questo sistema è montato su diverse vetture di Polizia Stradale e Locale, per un totale di circa 60 apparecchi in tutta la penisola.
Il reale pericolo per gli automobilisti a cui piace andare forte deriva dall'assenza di obblighi di segnalazione; infatti autovelox e tutor sono regolarmente segnalati con l'apposita segnaletica, come prevede la normativa, ma Scout Speed, essendo progettato per essere utilizzato su vetture in movimento, può essere installato sulle vetture in divisa, ma anche su auto in borghese, rendendo impossibile individuarli.
Inoltre il lavoro dei sensori non è limitato dalle condizioni di visibilità, lavorando correttamente anche di notte o sotto la pioggia, registrando video e fotografie georeferenziate delle infrazioni riconosciute.
Tutto l'impianto ha un costo complessivo di circa 50.000 euro, ma, come già detto, quelli in circolazione iniziano ad essere davvero molti.
Sul sito dell'azienda produttrice (la Sintel Italia di Pomezia) si trovano le amministrazioni locali che hanno acquistato il pacchetto: alcuni di quelli confermati sono già a Roma, Cesena, Firenze, Mortara (PV), San Donà di Piave (VE), Solesino (PD), nelle province di Piacenza e Varese o in diversi comuni del modenese.
I frutti non tardano ad arrivare, abbiamo infatti ricevuto diverse segnalazioni del lavoro fin troppo preciso del nuovo nemico di chi ha il "piede pesante".
Matteo Pedetti
Questo sistema è montato su diverse vetture di Polizia Stradale e Locale, per un totale di circa 60 apparecchi in tutta la penisola.
Il reale pericolo per gli automobilisti a cui piace andare forte deriva dall'assenza di obblighi di segnalazione; infatti autovelox e tutor sono regolarmente segnalati con l'apposita segnaletica, come prevede la normativa, ma Scout Speed, essendo progettato per essere utilizzato su vetture in movimento, può essere installato sulle vetture in divisa, ma anche su auto in borghese, rendendo impossibile individuarli.
Inoltre il lavoro dei sensori non è limitato dalle condizioni di visibilità, lavorando correttamente anche di notte o sotto la pioggia, registrando video e fotografie georeferenziate delle infrazioni riconosciute.
Tutto l'impianto ha un costo complessivo di circa 50.000 euro, ma, come già detto, quelli in circolazione iniziano ad essere davvero molti.
Sul sito dell'azienda produttrice (la Sintel Italia di Pomezia) si trovano le amministrazioni locali che hanno acquistato il pacchetto: alcuni di quelli confermati sono già a Roma, Cesena, Firenze, Mortara (PV), San Donà di Piave (VE), Solesino (PD), nelle province di Piacenza e Varese o in diversi comuni del modenese.
I frutti non tardano ad arrivare, abbiamo infatti ricevuto diverse segnalazioni del lavoro fin troppo preciso del nuovo nemico di chi ha il "piede pesante".
Matteo Pedetti