Da sinistra: Gian Luca Caldani, Umberto Consigli, Lorenzo del Gallo e 'Giubar'
SUBARU DRIVING SCHOOL: A SCUOLA GUIDA CON I MIGLIORI
Se la tua passione è guidare e vuoi affinare la tecnica, la scelta migliore è senza dubbio seguire un corso di guida sportiva affiancato da piloti professionisti.
Per potervi raccontare cosa si vive in un corso di questo tipo, siamo stati ospiti della Subaru Driving School sulla pista di Castelletto di Branduzzo.
4 istruttori per 15 iscritti con un curriculum di tutto rispetto:
-Gian Luca Caldani, responsabile della scuola e pilota in diverse discipline tra pista, rally e gare in salita
-Giuseppe Bartelloni, in arte Giubar, pilota nel mondiale rally
-Lorenzo del Gallo, campione italiano Formula 3
-Umberto Consigli, campione mondiale rally due ruote motrici
Iniziamo parlando della scuola; la SDS è la neonata scuola di pilotaggio di Subaru Italia, che, in collaborazione con 4Wheels, organizza corsi in tutta la penisola per permettere a clienti o semplici appassionati di apprendere le tecniche di guida migliori in tutte le condizioni, mettendo in risalto le incredibili qualità del binomio motore Boxer e Symmetrical All Wheel Drive dei prodotti giapponesi.
Per capire e saper affrontare tutte le condizioni possibili, la scuola mette a disposizione 4 corsi tra cui scegliere: Guida sicura, sportiva, neve e ghiaccio e Off Road. Sul sito http://www.sds-subarudrivingschool.it trovare info e date dei corsi in programma.
Noi abbiamo partecipato ad una giornata di corso di guida sportiva sulla pista di castelletto di Branduzzo, un circuito relativamente corto (circa 2 km di lunghezza) ma molto tecnico, caratterizzato da difficili curve in sequenza ed un lungo rettilineo su cui si raggiunge anche la quinta marcia.
Le vetture a disposizione erano 2 WRX, una Levorg ed un XV. La prima è la più prestante della casa, una berlina mossa da un poderoso 2.5 litri turbo da 300 cv e 407 Nm di coppia; la seconda è la più giovane vettura Subaru, ache ha sostituito la Legacy, ovvero una sport tourer dotata di un 1.6 benzina da 170 cv e cambio CVT Lineartronic; l'ultimo è il piccolo crossover metropolitano pensato per attaccare il crescente mercato dei suv compatti, scegliendo nel nostro caso il 2.0 benzina da 150 cv.
Per potervi raccontare cosa si vive in un corso di questo tipo, siamo stati ospiti della Subaru Driving School sulla pista di Castelletto di Branduzzo.
4 istruttori per 15 iscritti con un curriculum di tutto rispetto:
-Gian Luca Caldani, responsabile della scuola e pilota in diverse discipline tra pista, rally e gare in salita
-Giuseppe Bartelloni, in arte Giubar, pilota nel mondiale rally
-Lorenzo del Gallo, campione italiano Formula 3
-Umberto Consigli, campione mondiale rally due ruote motrici
Iniziamo parlando della scuola; la SDS è la neonata scuola di pilotaggio di Subaru Italia, che, in collaborazione con 4Wheels, organizza corsi in tutta la penisola per permettere a clienti o semplici appassionati di apprendere le tecniche di guida migliori in tutte le condizioni, mettendo in risalto le incredibili qualità del binomio motore Boxer e Symmetrical All Wheel Drive dei prodotti giapponesi.
Per capire e saper affrontare tutte le condizioni possibili, la scuola mette a disposizione 4 corsi tra cui scegliere: Guida sicura, sportiva, neve e ghiaccio e Off Road. Sul sito http://www.sds-subarudrivingschool.it trovare info e date dei corsi in programma.
Noi abbiamo partecipato ad una giornata di corso di guida sportiva sulla pista di castelletto di Branduzzo, un circuito relativamente corto (circa 2 km di lunghezza) ma molto tecnico, caratterizzato da difficili curve in sequenza ed un lungo rettilineo su cui si raggiunge anche la quinta marcia.
Le vetture a disposizione erano 2 WRX, una Levorg ed un XV. La prima è la più prestante della casa, una berlina mossa da un poderoso 2.5 litri turbo da 300 cv e 407 Nm di coppia; la seconda è la più giovane vettura Subaru, ache ha sostituito la Legacy, ovvero una sport tourer dotata di un 1.6 benzina da 170 cv e cambio CVT Lineartronic; l'ultimo è il piccolo crossover metropolitano pensato per attaccare il crescente mercato dei suv compatti, scegliendo nel nostro caso il 2.0 benzina da 150 cv.
La giornata si è svolta con un iniziale corso di teoria seguito da una serie di "lezioni" tra pista ed un piazzale allestito appositamente per gli esercizi di controllo della vettura.
Nel breve corso di teoria abbiamo assistito alla presentazione dello staff e della giornata, seguita da un'approfondita specifica sulla corretta posizione di guida e uso del volante, mettendo in risalto anche la componente di sicurezza ed i rischi di una guida nella posizione sbagliata in caso di incidente.
E' stato inoltre approfondito il corretto utilizzo dei pedali, sia con il cambio manuale che con il cambio automatico, parlando anche della tecnica, ormai in disuso, del taccopunta.
Altro dettaglio fondamentale della guida è la direzione dello sguardo, che deve sempre essere lontana e nella direzione in cui si intende andare; quest'ultimo dettaglio è valido sia in pista che in strada per individuare anticipatamente eventuali situazioni di pericolo.
Ultimo argomento del corso è stata l'aderenza della vettura, con un'analisi delle condizioni meteorologiche e dei fondi a minore o maggiore aderenza, una spiegazione approfondita dei concetti di sovrasterzo e sottosterzo e dei modi per riprendere il controllo ed infine l'influenza di frenata ed accelerazione sullo spostamento di carico, e quindi trazione, tra gli assi anteriore e posteriore, mettendo in evidenza le conseguenza sul comportamento della vettura.
Al corso ha presieduto anche Takashi Yamada, il presidente di Subaru Italia, che ha tenuto ad augurare buona giornata e buon divertimento a tutti gli iscritti, sottolineando le caratteristiche emozionali e di sicurezza delle vetture del marchio giapponese.
Il passo successivo, il più atteso, è stato ovviamente il caldo asfalto della pista. Due dei quattro gruppi hanno potuto apprezzare fin da subito le doti delle WRX a disposizione sui due chilometri di circuito, accanto a Gianluca e Giubar. Due turni da due giri ciascuno per iniziare a conoscere il tracciato e le traiettorie, imparando a gestire le marce ed il corretto utilizzo dello sterzo. In questa prima fase si è scelto di non esagerare, senza sfruttare tutti i 300 cv disponibili, per dare la possibilità a tutti gli iscritti di apprendere la tecnica, senza pensare subito ad andare veloci.
Nel breve corso di teoria abbiamo assistito alla presentazione dello staff e della giornata, seguita da un'approfondita specifica sulla corretta posizione di guida e uso del volante, mettendo in risalto anche la componente di sicurezza ed i rischi di una guida nella posizione sbagliata in caso di incidente.
E' stato inoltre approfondito il corretto utilizzo dei pedali, sia con il cambio manuale che con il cambio automatico, parlando anche della tecnica, ormai in disuso, del taccopunta.
Altro dettaglio fondamentale della guida è la direzione dello sguardo, che deve sempre essere lontana e nella direzione in cui si intende andare; quest'ultimo dettaglio è valido sia in pista che in strada per individuare anticipatamente eventuali situazioni di pericolo.
Ultimo argomento del corso è stata l'aderenza della vettura, con un'analisi delle condizioni meteorologiche e dei fondi a minore o maggiore aderenza, una spiegazione approfondita dei concetti di sovrasterzo e sottosterzo e dei modi per riprendere il controllo ed infine l'influenza di frenata ed accelerazione sullo spostamento di carico, e quindi trazione, tra gli assi anteriore e posteriore, mettendo in evidenza le conseguenza sul comportamento della vettura.
Al corso ha presieduto anche Takashi Yamada, il presidente di Subaru Italia, che ha tenuto ad augurare buona giornata e buon divertimento a tutti gli iscritti, sottolineando le caratteristiche emozionali e di sicurezza delle vetture del marchio giapponese.
Il passo successivo, il più atteso, è stato ovviamente il caldo asfalto della pista. Due dei quattro gruppi hanno potuto apprezzare fin da subito le doti delle WRX a disposizione sui due chilometri di circuito, accanto a Gianluca e Giubar. Due turni da due giri ciascuno per iniziare a conoscere il tracciato e le traiettorie, imparando a gestire le marce ed il corretto utilizzo dello sterzo. In questa prima fase si è scelto di non esagerare, senza sfruttare tutti i 300 cv disponibili, per dare la possibilità a tutti gli iscritti di apprendere la tecnica, senza pensare subito ad andare veloci.
Dopo questa prima fase, i due gruppi assegnati alla pista si sono spostati nel piazzale, per gli esercizi di frenata d'emergenza e sovrasterzo.
L'esercizio di frenata, fatto con la Levorg, è stato pensato per mettere in risalto l'utilità dell'ABS, quel congegno che permette di frenare utilizzando tutta la forza senza incorrere nel bloccaggio delle gomme, potendo così usare lo sterzo per evitare un eventuale ostacolo.
Si parte con un'accelerazione abbastanza decisa, portando la berlina e circa 60 km/h, avvicinandosi all'ostacolo, un muretto di coni; a pochi metri dai coni, su indicazione di Umberto, si preme con tutta la forza sul pedale del freno e si sterza a destra o sinistra fino all'arresto completo, senza lasciare il pedale.
Si evidenzia davvero bene come sia facile evitare i coni grazie all'intervento dell'ABS, senza il quale il bloccaggio delle gomme avrebbe portato ad uno scivolamento della vettura in avanti contro l'ostacolo.
L'esercizio di frenata, fatto con la Levorg, è stato pensato per mettere in risalto l'utilità dell'ABS, quel congegno che permette di frenare utilizzando tutta la forza senza incorrere nel bloccaggio delle gomme, potendo così usare lo sterzo per evitare un eventuale ostacolo.
Si parte con un'accelerazione abbastanza decisa, portando la berlina e circa 60 km/h, avvicinandosi all'ostacolo, un muretto di coni; a pochi metri dai coni, su indicazione di Umberto, si preme con tutta la forza sul pedale del freno e si sterza a destra o sinistra fino all'arresto completo, senza lasciare il pedale.
Si evidenzia davvero bene come sia facile evitare i coni grazie all'intervento dell'ABS, senza il quale il bloccaggio delle gomme avrebbe portato ad uno scivolamento della vettura in avanti contro l'ostacolo.
L'ultimo esercizio della mattinata è stato quello di sovrasterzo, effettuato con XV.
La macchina è stata "modificata" per semplificare l'inizio della fase di sovrasterzo per inerzia, per costringere il guidatore a correggere con il controsterzo ed il corretto uso del gas. Sulle ruote posteriori sono stati montati degli anelli EasyDrift, speciali anelli in materiale plastico che montati intorno al copertone riducono fortemente l'aderenza, costringendo il posteriore a scivolare a velocità relativamente basse. L'esercizio si sviluppa in uno slalom da compiere con curve molto larghe ma sterzate abbastanza decise, ad una velocità di circa 30 km/h; nel momento della sterzata è necessario lasciare l'acceleratore per far scivolare il retrotreno letteralmente per la tangente, per poi recuperare con controsterzo ed un filo di gas. Vederlo fare a Lorenzo sembra davvero una passeggiata, ma è stato l'esercizio più difficile della giornata.
La macchina è stata "modificata" per semplificare l'inizio della fase di sovrasterzo per inerzia, per costringere il guidatore a correggere con il controsterzo ed il corretto uso del gas. Sulle ruote posteriori sono stati montati degli anelli EasyDrift, speciali anelli in materiale plastico che montati intorno al copertone riducono fortemente l'aderenza, costringendo il posteriore a scivolare a velocità relativamente basse. L'esercizio si sviluppa in uno slalom da compiere con curve molto larghe ma sterzate abbastanza decise, ad una velocità di circa 30 km/h; nel momento della sterzata è necessario lasciare l'acceleratore per far scivolare il retrotreno letteralmente per la tangente, per poi recuperare con controsterzo ed un filo di gas. Vederlo fare a Lorenzo sembra davvero una passeggiata, ma è stato l'esercizio più difficile della giornata.
La seconda parte del corso si è articolate con tre tornate come nella mattina.
Si è iniziato con i giri di pista, due turni più lunghi, spingendo un po' di più sull'acceleratore e scaricando a terra tutti i cavalli della WRX. Le differenze dai primi giri sono state subito evidenti, con generali miglioramenti per tutti gli iscritti.
La Levorg è stata utilizzata per un esercizio di sottosterzo su fondo scivoloso. La prova consiste nell'effettuare una curva stretta a circa 30 km/h di velocità facendo nascere appositamente il fenomeno del sottosterzo con un sterzata decisa; quando la macchina inizia a scivolare è necessario lasciare il gas e riallineare parzialmente e lentamente il volante, per poi completare la curva.
Infine ci si è esercitati con un'altra esperienza di sovrasterzo, non più uno slalom, ma una doppia curva in sequenza, caratterizzata da una sinistra accennata da imboccare a 3000 giri in prima marcia, seguita da un lungo curvone a destra, da completare derapando con la XV.
Si è iniziato con i giri di pista, due turni più lunghi, spingendo un po' di più sull'acceleratore e scaricando a terra tutti i cavalli della WRX. Le differenze dai primi giri sono state subito evidenti, con generali miglioramenti per tutti gli iscritti.
La Levorg è stata utilizzata per un esercizio di sottosterzo su fondo scivoloso. La prova consiste nell'effettuare una curva stretta a circa 30 km/h di velocità facendo nascere appositamente il fenomeno del sottosterzo con un sterzata decisa; quando la macchina inizia a scivolare è necessario lasciare il gas e riallineare parzialmente e lentamente il volante, per poi completare la curva.
Infine ci si è esercitati con un'altra esperienza di sovrasterzo, non più uno slalom, ma una doppia curva in sequenza, caratterizzata da una sinistra accennata da imboccare a 3000 giri in prima marcia, seguita da un lungo curvone a destra, da completare derapando con la XV.
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Prima dei saluti non sono marcati la consegna degli attestati di partecipazione e di una infinità di gadget marchiati dalla casa delle pleiadi.
Insomma una giornata ricca, divertente, entusiasmante ed istruttiva, in cui tutti, bravi e meno bravi, si sono potuti mettere alla prova, imparando cosa significa guidare come un vero pilota. Si torna a casa con un bagaglio di conoscenze non indifferente; i miglioramenti sono tangibili e palesi e si apprezza subito il risultato delle ore trascorse in pista.
Vorrei ringraziare ancora i ragazzi della SDS e di Subaru Italia per l'opportunità offerta.
Vi lascio con l'ultima galleria fotografica, con le immagini dal caldo asfalto del motodromo, che potrete vedere cliccando qui.
Insomma una giornata ricca, divertente, entusiasmante ed istruttiva, in cui tutti, bravi e meno bravi, si sono potuti mettere alla prova, imparando cosa significa guidare come un vero pilota. Si torna a casa con un bagaglio di conoscenze non indifferente; i miglioramenti sono tangibili e palesi e si apprezza subito il risultato delle ore trascorse in pista.
Vorrei ringraziare ancora i ragazzi della SDS e di Subaru Italia per l'opportunità offerta.
Vi lascio con l'ultima galleria fotografica, con le immagini dal caldo asfalto del motodromo, che potrete vedere cliccando qui.
Matteo Pedetti