VERSTAPPEN: "VILLENEUVE DOVREBBE STARE ZITTO"
Max Verstappen è la giovane rivelazione di questa stagione, capace di emozionare e collezionare risultati ottimi a soli 18 anni, senza poter vantare l'esperienza di molti suoi colleghi.
Figlio d'arte, Max ha letteralmente bruciato le tappe, approdando alla Formula 1 direttamente dalla Formula 3; quest'anno ha iniziato correndo nella Toro Rosso, per poi essere promosso alla Red Bull in sostituzione ad un troppo esuberante Kvyat.
Prima gara, prima vittoria, segnando un nuovo record sugli annali, ovvero il pilota più giovane di sempre a salire sul gradino più alto del podio in F1.
Forse tutto questo lo ha portato a montarsi la testa, traducendosi in atteggiamenti e dichiarazioni fuori dalle righe.
Le manovre al limite del regolamento delle ultime gare gli avevano tirato addosso le ire dei colleghi Raikkonen, Vettel e Rosberg, indignati per la pericolosità di determinati comportamenti in gara; nello specifico, il giovane olandese, ha il vizio di sterzare bruscamente in pieno rettilineo a velocità vicine ai 300 km/h,
costringendo l'avversario in sorpasso a rallentare. Oltre a non essere del tutto lecito da regolamento, questo tipo di condotta è evidentemente molto pericolosa.
Oltre ai colleghi, il ragazzino della Red Bull ha attirato le attenzioni negative di piloti che la Formula 1 se la portano addosso, come Niki Lauda e Jacques Villeneuve.
Queste le dichiarazioni dell'austriaco dopo il contatto nel GP del Belgio: “Quando Verstappen dice che la colpa è di Kimi per il contatto, è da reparto di psichiatria. I piloti non devono mettersi a rischio a vicenda senza motivo. È andato ben oltre il limite quando non ce n’era bisogno e non si è neanche reso conto che stava sbagliando”.
Anche il canadese non ci è andato piano, definendolo un deficiente e accusando la FIA di essere a protezione di Verstappen, commentando: "Il problema è la FIA, perché sembra che Verstappen abbia la loro protezione. Loro vogliono fare di Max una star. C’è bisogno di rispetto. I piloti dovrebbero avere rispetto tra di loro. Una battaglia dura ma corretta ci sta, come ha detto Raikkonen. Si sa che battagliare duramente è sempre spettacolare. Ma c’è bisogno di rispetto. Non si possono spingere gli altri piloti. O farli frenare sul rettilineo. Questo è veramente pericoloso! Aspettano che ammazzi qualcuno?“.
Il risultato è stato una durissima risposta del giovane olandese, che accusa il campione del mondo 1997 parlando ai microfoni di NOS (Nederlandse Omroep Stichting, una delle più importanti emittenti sportive dei Paesi Bassi) : “Villeneuve dovrebbe star zitto, guardare a se stesso e alle cose che ha fatto durante la sua carriera. Lui ha ucciso una persona! Quindi non penso proprio che i suoi commenti dimostrino rispetto nei confronti della famiglia del commissario deceduto”.Verstappen si riferisce al decesso di Graham Beveridge, commissario di pista durante il GP di Melbourne 2001, colpito al volto da una ruota della Bar Honda del canadese, staccatasi in seguito ad un contatto con Ralf Schumacher.
Insomma parole dure e irrispettose, considerando che a parlare è un ragazzino di 18 anni montato dal successo e dagli sponsor; dovranno intervenire presto la FIA e il team, per fare di un giovane scapestrato il campione di domani.
Matteo Pedetti.
Figlio d'arte, Max ha letteralmente bruciato le tappe, approdando alla Formula 1 direttamente dalla Formula 3; quest'anno ha iniziato correndo nella Toro Rosso, per poi essere promosso alla Red Bull in sostituzione ad un troppo esuberante Kvyat.
Prima gara, prima vittoria, segnando un nuovo record sugli annali, ovvero il pilota più giovane di sempre a salire sul gradino più alto del podio in F1.
Forse tutto questo lo ha portato a montarsi la testa, traducendosi in atteggiamenti e dichiarazioni fuori dalle righe.
Le manovre al limite del regolamento delle ultime gare gli avevano tirato addosso le ire dei colleghi Raikkonen, Vettel e Rosberg, indignati per la pericolosità di determinati comportamenti in gara; nello specifico, il giovane olandese, ha il vizio di sterzare bruscamente in pieno rettilineo a velocità vicine ai 300 km/h,
costringendo l'avversario in sorpasso a rallentare. Oltre a non essere del tutto lecito da regolamento, questo tipo di condotta è evidentemente molto pericolosa.
Oltre ai colleghi, il ragazzino della Red Bull ha attirato le attenzioni negative di piloti che la Formula 1 se la portano addosso, come Niki Lauda e Jacques Villeneuve.
Queste le dichiarazioni dell'austriaco dopo il contatto nel GP del Belgio: “Quando Verstappen dice che la colpa è di Kimi per il contatto, è da reparto di psichiatria. I piloti non devono mettersi a rischio a vicenda senza motivo. È andato ben oltre il limite quando non ce n’era bisogno e non si è neanche reso conto che stava sbagliando”.
Anche il canadese non ci è andato piano, definendolo un deficiente e accusando la FIA di essere a protezione di Verstappen, commentando: "Il problema è la FIA, perché sembra che Verstappen abbia la loro protezione. Loro vogliono fare di Max una star. C’è bisogno di rispetto. I piloti dovrebbero avere rispetto tra di loro. Una battaglia dura ma corretta ci sta, come ha detto Raikkonen. Si sa che battagliare duramente è sempre spettacolare. Ma c’è bisogno di rispetto. Non si possono spingere gli altri piloti. O farli frenare sul rettilineo. Questo è veramente pericoloso! Aspettano che ammazzi qualcuno?“.
Il risultato è stato una durissima risposta del giovane olandese, che accusa il campione del mondo 1997 parlando ai microfoni di NOS (Nederlandse Omroep Stichting, una delle più importanti emittenti sportive dei Paesi Bassi) : “Villeneuve dovrebbe star zitto, guardare a se stesso e alle cose che ha fatto durante la sua carriera. Lui ha ucciso una persona! Quindi non penso proprio che i suoi commenti dimostrino rispetto nei confronti della famiglia del commissario deceduto”.Verstappen si riferisce al decesso di Graham Beveridge, commissario di pista durante il GP di Melbourne 2001, colpito al volto da una ruota della Bar Honda del canadese, staccatasi in seguito ad un contatto con Ralf Schumacher.
Insomma parole dure e irrispettose, considerando che a parlare è un ragazzino di 18 anni montato dal successo e dagli sponsor; dovranno intervenire presto la FIA e il team, per fare di un giovane scapestrato il campione di domani.
Matteo Pedetti.