SUBARU WRX STI: UN'AUTO DA RALLY, PER TUTTI I GIORNI
Dando uno sguardo indietro alla recente storia dei rally non si può non incappare nella Subaru Impreza, un bolide giapponese a trazione integrale che ha dato spettacolo per anni sulle tortuose strade del mondiale, grazie anche all'abilità di piloti come Colin McRae e Carlos Sainz, veterani dei rally che l'hanno accompagnata più volte sul gradino più alto del podio, ottenendo ben tre titoli mondiali costruttori consecutivi (’95, ’96 e ’97).
Dalla nascita di quell'idolo dei tornanti sono passati ben 23 anni; ad essa seguirono diverse generazioni, fino al modello in produzione oggi con il nome di WRX STI e noi l'abbiamo provata sulle tortuose strade di Pragelato, grazie all’appuntamento annuale con la Subaru Snow Experience.
Il muso è affilato e aggressivo, con un profilo bassissimo e la grande mascherina esagonale, caratteristica dei più recenti modelli Subaru, è accompagnata dai gruppi ottici a led autolivellanti. Sul cofano campeggia l’immancabile presa d’aria per l’intercooler, che rende evidente la vocazione sportiva della berlina.
Il muso è affilato e aggressivo, con un profilo bassissimo e la grande mascherina esagonale, caratteristica dei più recenti modelli Subaru, è accompagnata dai gruppi ottici a led autolivellanti. Sul cofano campeggia l’immancabile presa d’aria per l’intercooler, che rende evidente la vocazione sportiva della berlina.
La fiancata muscolosa, sottolineata dai cerchi in grigio scuro da 18”, accompagna l’occhio fino all’immenso alettone posteriore, segno distintivo della STI. Al posteriore non potevano mancare l’estrattore e il doppio scarico gemellato, pronto a cantare a gran voce!
Passiamo all'abitacolo. I sedili, chiaramente firmati dal reparto sportivo Subaru, sono avvolgenti e sostengono bene chi sta alla guida, anche nelle curve più impegnative, oltre ad essere regolabili elettricamente in ogni direzione.
La plancia non si discosta molto dalla cugina Levorg, che abbiamo già provato (clicca qui per vedere tutti i dettagli su Levorg), con un display multi funzione al centro per infotainment e mappe e un volante colmo di pulsanti che permettono di gestire chiamate e alcuni assistenti alla guida, come il cruise control. Il tocco della Subaru Tecnica International si trova nel taglio del volante, sulla pedaliera e nelle linee del cockpit.
La visibilità è ampia perfino guardando dietro; infatti l’enorme spoiler è talmente grande da circondare la linea del lunotto; le prime volte può infastidire, ma è solo questione di abitudine.
L'attenzione giapponese per i dettagli, come sappiamo, bada al sodo; così è anche per la WRX che offre materiali di buona qualità, ma non eccelsa, nonostante una cura decisamente migliorata rispetto ai modelli precedenti. Una nota di merito va invece alla pelle e all’alcantara, utilizzate per volante, cambio e sedili sportivi.
Passiamo all'abitacolo. I sedili, chiaramente firmati dal reparto sportivo Subaru, sono avvolgenti e sostengono bene chi sta alla guida, anche nelle curve più impegnative, oltre ad essere regolabili elettricamente in ogni direzione.
La plancia non si discosta molto dalla cugina Levorg, che abbiamo già provato (clicca qui per vedere tutti i dettagli su Levorg), con un display multi funzione al centro per infotainment e mappe e un volante colmo di pulsanti che permettono di gestire chiamate e alcuni assistenti alla guida, come il cruise control. Il tocco della Subaru Tecnica International si trova nel taglio del volante, sulla pedaliera e nelle linee del cockpit.
La visibilità è ampia perfino guardando dietro; infatti l’enorme spoiler è talmente grande da circondare la linea del lunotto; le prime volte può infastidire, ma è solo questione di abitudine.
L'attenzione giapponese per i dettagli, come sappiamo, bada al sodo; così è anche per la WRX che offre materiali di buona qualità, ma non eccelsa, nonostante una cura decisamente migliorata rispetto ai modelli precedenti. Una nota di merito va invece alla pelle e all’alcantara, utilizzate per volante, cambio e sedili sportivi.
Allora perché scegliere Subaru e non una media tedesca?
La risposta è semplice: i punti di forza della berlina nipponica non sono certo dentro l'abitacolo, bensì sotto la carrozzeria.
Sotto il cofano batte un 4 cilindri boxer da 2,5 litri, capace di erogare 300 cavalli e portarla a 100 km/h in poco più di 5 secondi, con i vantaggi tipici dei pistoni contrapposti, come baricentro basso e assenza di vibrazioni. Il massimo del piacere lo si ha tra i 4000 e i 6000 giri, sfoderando a terra tutta la potenza; la sovralimentazione raggiunge 1,3 bar di pressione e il turbo lag si fa sentire quanto basta, senza strattonare o ritardare in accelerazione.
Ma non finisce qui.
La trazione integrale è la straordinaria Symmetrical All Wheel Drive, un’esclusiva di Subaru, resa ancora più prestante grazie all’associazione con tre differenziali auto bloccanti separati (Torsen al posteriore). Grazie ai comandi elettronici si può prediligere la trazione anteriore o posteriore, determinando il comportamento in curva della vettura, scegliendo tra una guida pulita o una più sovrasterzante, per divertirsi spazzolando con il retrotreno.
Inoltre telaio (più rigido del 40% rispetto alla precedente versione) e assetto hanno quella rigidità necessaria per mantenere l’auto in traiettoria anche quando la tenuta è messa davvero a dura prova, senza però sacrificare il comfort di guida.
Tutto insieme crea un concentrato di potenza spaventoso, capace di divertire come una coupè, ma con la comodità e l’abitabilità di una comune berlina.
Nonostante la potenza, la STI si guida davvero bene anche negli spostamenti di tutti i giorni, dando subito confidenza, al contrario del pensiero comune, che la fa immaginare come un’auto per professionisti.
Anche con i controlli disinseriti è difficile metterla in crisi e, ad ogni curva, sembra destinata a sovvertire le leggi della fisica; questo grazie anche all’Active Torque Vectoring, che sposta la coppia tra le ruote dell’asse anteriore, privilegiando quella esterna.
Come frenare una cattiveria di queste proporzioni? Ovviamente ci pensa Brembo, con pinze a 4 pistoncini davanti e 2 dietro, con risultati davvero eccellenti.
La WRX la potete trovare in concessionaria al ragionevolissimo prezzo di 44,500 euro, a cui vanno aggiunti altri 4,500 per l’S Package, che include fari automatici, fendinebbia, tetto elettrico in cristallo, sedili sportivi con cuciture rosse, sistema audio con 9 altoparlanti, navigatore, telecamera posteriore, sedile di guida regolabile elettricamente e tergicristalli automatici con sensore di pioggia. Tra gli optional anche il cambio ad innesti rapidi, dedicato ai palati più fini.
Per concludere, penso sia la vettura di serie che più si avvicina ad una da rally, con un aspetto aggressivo pronto a dominare la strada, un motore sempre pronto e un sistema di trazione e sospensioni progettati per garantire trazione in tutte le condizioni. Fa sentire chiunque sia alla guida come un pilota, al volante di un’auto sempre affidabile, per molti versi ai vertici della categoria.
Ringraziamo i piloti che ci hanno seguito nell’emozionante Subaru Snow Experience, raccontandoci tutto quello che c’è da sapere su una vettura di questo livello, permettendoci anche di spingere sull’acceleratore e sperimentare i veri punti di forza della WRX.
Ricordiamo anche che Subaru Italia sta organizzando una scuola di pilotaggio che prevede diverse ore di corso in pista, di cui a breve si avranno maggiori informazioni. Seguite il sito www.subaru.it per non perdervi tutte le novità e le info su corsi ed eventi.
Matteo Pedetti